Sulla base di sfondo dorato, incompleto ai margini, viene riprodotto il busto della Vergine: il volto, proteso verso il cielo e marcato dai contrasti di ombra e di luce, è incorniciato dal manto blu, fermato con una spilla sulla veste rossa.
Il cartone di Umberto Martina, è la copia di un particolare dell'"Assunta" del Tiziano (1518), anche se i toni meno luminosi e le pennellate più pesanti non rendono "la fluidità compositiva" del maestro della pittura tonale. Realizzato negli anni Venti o Trenta, il soggetto del Martina viene comunque copiosamente riprodotto musivamente dai maestri e dagli allievi succedutisi nel corso della storia della Scuola del Mosaico. Rappresenta, infatti, un esercizio sia nel campo del disegno, sia nel campo del colo re: dalla copia di Martina nascono quindi saggi didattici realizzati dai ragazzi in laboratorio per imparare a misurare ombre e luci, segni, margini scuri, contorni, masse. Il soggetto raffigurante l'Assunta è comunque, tra i capolavori dell'arte italiana uno dei più richiesti alla Scuola di Spilimbergo da parte della committenza pubblica e privata, soprattutto se educata a un gusto classico e tradizionale; ne è una prova, per esempio, la commissione, nel 1944, della "fabbriceria di Rauscedo" che prevede la decorazione in mosaico della lunetta della chiesa di Rauscedo stessa: l'immagine musiva dell'Assunta viene realizzata dal laboratorio della Scuola in un pannello di smalti veneziani (imperiale, carnagione, comune) del diametro di m 1,65 circa, per la somma di £20.000 per un totale di cinque metri quadri (cfr. Documento intestato della Scuola Professionale "Irene da Spilimbergo", 5 luglio 1944, b.73, part.12). Tra i privati, invece, il signor Giuseppe de Rosa, il 15 dicembre 1946, acquista una copia dell'Assunta in smalti veneziani: imperiale, carnagione, comune (b. 74, part. 2); lo stesso fa, tra il 1947e il 1948, il signor Venilio De Stefano, cui viene consegnato un pannello in smalti veneziani incassato in una ghiera di ferro (b.74, part. 15; reg. 1, part. 178; reg. 2, part. 178). Il signor Tambosso Giuseppe del Canada è invece il destinatario di un'ulteriore riproduzione musiva dell'Assunta, realizzata negli anni Cinquanta (reg. 1, part. 380, reg. 2, part. 380); della stessa epoca è quella consegnata alla S.A.D. E. di Pordenone (reg.1, part. 614; reg. 2, part. 614).