Tavoletta da soffitto realizzata in legno di abete, dipinta a tempera direttamente sul supporto privo di preparazione, ma semplicemente impermeabilizzato con una stesura di colla probabilmente di origine animale. All'interno di un semplice clipeo è posta una testa di donna di profilo.
Al momento della scoperta la decorazione originaria era nascosta da un intervento successivo, realizzato mediante l’applicazione – a colla – di carta dipinta secondo un decoro che, nella sua interezza, oggi possiamo soltanto intuire. La carta venne tolta – sia pur quasi sempre non completamente – da tutte le pettenelle, causando in alcuni casi ampie e profonde abrasioni nella pellicola pittorica, e quindi gettata. L’applicazione della nuova decorazione venne fatta senza smontare il soffitto: infatti non copre in nessun caso quelle porzioni della tavoletta che venivano inserite, e quindi nascoste, lungo le scanalature delle travi, mentre spesso si può osservare la sovrapposizione di strette strisce di carta proprio lungo i lati corti, per meglio sanare la differenza (pochi millimetri) che correva tra la distanza delle travi (che poteva variare leggermente) e le dimensioni – standard – della carta. In base al motivo decorativo floreale – conservato sempre incompleto solo su alcune tavolette, si tratta di lacerti presenti lungo i bordi, mentre in nessun caso se ne è salvata la porzione centrale –, la nuova decorazione può essere fatta risalire ai primi decenni del Cinquecento, quindi a pochissima distanza di tempo dalla realizzazione del soffitto.