Il dipinto raffigura Cristo a mezzo busto, visto di tre quarti, con la corona di spine posata sul capo. Il volto dolente, con le sopracciglia aggrottate, lo sguardo velato di profonda tristezza e le labbra violacee dischiuse, è investito da una lama di luce proveniente da sinistra che lo fa risaltare contro il fondo scuro e il tono cupo della veste rossastra.
Inedito, il piccolo dipinto è entrato a far parte delle collezioni del Museo della Pieve e del Tesoro del Duomo nel 2004 grazie a una donazione. La precedente proprietà non ne conosceva la provenienza. Di gusto nordico, soprattutto per la scelta delle tinte livide e per l'espressione drammatica del volto del Cristo, l'opera può essere attribuita a un pittore di ambito friulano o austriaco operante nel primo Ottocento.