Museo etnografico di Servola, etnografico

Museo etnografico di Servola

Localizzazione
Trieste (TS) Servola
Denominazione
Museo etnografico di Servola
Tipologia
etnografico

Il Museo etnografico di Servola è sorto il 22 giugno 1975 allo scopo di raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze materiali della ricca storia e tradizioni di questo rione alla periferia di Trieste, un tempo villaggio a sé, anticamente dedito all’agricoltura, ma soprattutto alla produzione casalinga del pane. Prodotto e venduto a clienti privati e a locali pubblici dalle cosiddette donne del pane – pancogole in dialetto triestino – la fama del pane servolano era giunta fino a Vienna. Allestito in una piccola abitazione del paese, nella significativa via del Pane Bianco, il Museo espone le testimonianze materiali raccolte all’interno di alcuni ambienti ricostruiti. Al piano terreno si trova la tipica cucina, presente in ogni casa servolana fino alla Seconda Guerra Mondiale, con il forno e gli attrezzi per la panificazione, e la camera da letto con mobili caratteristici. Mentre al primo piano completano l’esposizione una raccolta di cartoline con vedute di Servola, stampe d'epoca, fotografie, documenti ed editti originali in diverse lingue dal XVIII secolo fino alla Prima Guerra Mondiale, costumi tradizionali femminili.

La catalogazione degli anni Ottanta

La catalogazione è stata attuata dal Centro regionale nel 1986 con il fine di offrire un campione di tutte le tipologie di beni conservati nel Museo. Prevalgono le schede BDM utilizzate per descrivere i beni materiali e le schede T dedicate ai manufatti tessili e ai quattro abiti tradizionali femminili esposti. Un’attenzione particolare è stata infatti riservata all’ambiente della cucina, fulcro dell’istituzione museale, dove sono state catalogate le stoviglie, gran parte delle quali prodotte da manifatture slovene dell’area di Lubiana, oltre che dalla storica ditta Galvani di Pordenone, e agli utensili da cucina, come pentole, tostini e grattugie. Non potevano mancare anche gli utensili legati alla produzione e alla commercializzazione del pane, come cestini per il trasporto, elementi d’arredo e utensili per la panificazione. Le schede descrivono analiticamente l’oggetto, la sua funzione e ne riportano la denominazione in dialetto sloveno e triestino. Significative sono inoltre due cassapanche, elementi d’arredo della camera da letto, assemblate ad incastro e con chiodi di legno da artigiani locali. Una di queste è decorata con motivi floreali che richiamano quelli tipici dei mobili dipinti della Stiria orientale.

BIBLIOGRAFIA

Repinc M./ Sosic B., Skedenjski etnografski muzej/ Il Museo etnografico di Servola, Trieste/ Lubiana 2009

Come arrivare