INSEDIAMENTO ABITATIVO, periodo romano, secc. I a.C. - III d.C.

Oggetto
INSEDIAMENTO ABITATIVO - villa
Denominazione
villa di Canovella
Localizzazione
Duino Aurisina (TS) Contovello
Cronologia
secc. I a.C. - III d.C.
Ambito Culturale
periodo romano
Codice scheda
SI_864

La villa doveva coprire una superfice di almeno 200 mq, come stimato da A. Puschi in seguito al suo sopralluogo e al successivo intervento di scavo. Gli ambienti della villa erano disposti su un terrazzo artificiale, le cui pareti erano in parte decorate con marmi policromi (rosso con venature nere e macchie bianche); due di questi vani erano pavimentati in tessellato bianco con cornice in tessere nere ed uno in tessellato bianco con decorazione a stelle nere (Puschi 1892, p. 264, in Flego et al. 2001, p. 169). In un altro settore della villa si rintracciarono 5 dolia interrati, dal diametro di ca. 1 m.

Il sito in questione, confuso da P. Kandler (Kandler 1852, 1861) con quello di Bellavigna (SI 857; UT 96 A della Banca dati "I siti costieri dell'alto Adriatico: indagini topografiche a terra e a mare"), è stato interpretato come una villa su terrazze prospicenti la costa, munita di una pars rustica e di una pars residenziale. Probabilmente aveva annesso un sacello per il culto della Bona Dea. In base ai bolli sui materiali laterizi, la villa potrebbe aver avuto un'occupazione a partire dalla fine del I a.C. - inizi I d.C. fino alla prima metà del III d.C. Tuttavia l'area risulta occupata già in epoche più antiche (fibule di periodo "tardo La Tène"). La sua posizione sulla verticale delle cave di pietra di Aurisina, insieme al ritrovamento di frammenti di piombo (nel 1830 e ancora in tempi recenti: Flego et al. 2001, p. 166) da alcuni studiosi riferiti ad un presunto scivolo per la pietra nell'area, nonché la presenza di un molo d'attracco (UT 95 A della Banca dati "I siti costieri dell'alto Adriatico: indagini topografiche a terra e mare"), hanno portato diversi autori ad identificare questa villa con uno dei terminali d'imbarco per il materiale semilavorato delle cave (Fontana 1993, p. 176, n. 600).

BIBLIOGRAFIA

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Flego S./ Rupel L./ Župančič M., Contributo alla conoscenza dei siti archeologici sul declivio tra Sistiana e Grignano, in Annales. Serie Historia et Sociologia, 2001, 11

Gomezel C., I laterizi romani bollati del Friuli-Venezia Giulia. Analisi, problemi e prospettive., Portogruaro (VE) 1996

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Sticotti P., Scoperte d’antichità a Trieste e nel suo agro, in Archeografo Triestino, Trieste 1908, 32

Puschi A., Scoperte archeologiche, in Archeografo Triestino, Trieste 1892, 18

Kandler P., Cedas, in L'Istria, 1852, 7

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Della Croce I., Historia antica e moderna, sacra e profana della città di Trieste, Venezia (rist. fotomeccanica, Bologna). 1698