INSEDIAMENTO ABITATIVO, periodo romano, secc. I a.C. - II d.C.

Oggetto
INSEDIAMENTO ABITATIVO - villa
Denominazione
villa di Cedas
Localizzazione
Trieste (TS) Cedas
Cronologia
secc. I a.C. - II d.C.
Ambito Culturale
periodo romano
Codice scheda
SI_866

I resti della villa furono identificati alla metà dell'800 da P. Kandler lungo la costa, in corrispondenza del porticciolo di Cedas. I due vani prospicenti la costa avevano pavimentazione a mosaico su suspensurae (dalle quali proviene un bollo di Antonino Pio: IMP ANTO AVG PI) ed erano caratterizzati da pareti dotate di intercapedine con tubuli fittili a sezione quadrangolare, con la superficie incisa per favorire l'aderenza della malta. Si rinvennero pure la "testata" di un canale e resti di una vasca rivestita da uno spesso strato di intonaco (forse una cisterna), fistule in piombo non bollate, mattoni, tegole e coppi, lacerti murari, frammenti di "calcinacci" e molti frammenti fittili. Vennero ritrovati anche numerosi bolli laterizi in occasione delle ricognizioni: uno circolare e frammentario K[---] (secondo Kandler si potrebbe intendere KANINIANA, ma l'ipotesi non ha riscontri documentari nella bibliografia più recente); un secondo bollo circolare di Tullia Crispina, figlia di Aulo; tre bolli su embrici, due dei quali a lettere rilevate M SICVL MAR (CIL V 8110, 135a; Gomezel 1996, pp. 58, 83, 86; Zaccaria, Župančič 1993, p. 154, n. 62) e P. TROSI (CIL V 8110, 147b; Gomezel 1996, pp. 61-62, 83, 86, 94, 98, 159; figg. 41, 43; Zaccaria, Župančič 1993, p. 154, n. 72), quest’ultimo datato - in base alle caratteristiche paleografiche - al I sec. a.C.; uno a lettere impresse TER.FVS (CIL V 8110, 143a; Gomezel 1996, p. 82; Zaccaria, Župančič 1993, p. 154, n. 66). I bolli L.EPIDI.THEODORI e C.PETRONI APRI (conductoris) EPIDIAN(a figlina), si possono ricondurre alla serie riferibile alla gens Epidia, già attestata in altri contesti (relitto della Stella) della prima metà del I sec. d.C. (CIL V 8110, 78c,116a; Gomezel 1996, pp. 61-62, 83, 86, 94, 98, 159; figg. 41, 43; Zaccaria, Župančič 1993, p. 154, nn. 24, 49).

I resti individuati sono forse attribuibili al quartiere termale di una villa costiera, che secondo Kandler si trovava in prossimità del porticciolo di Cedas, ad una distanza sufficiente a proteggerla dagli spruzzi del mare e vicino a un ruscello di acqua dolce. Dallo studio dei bolli laterizi si può proporre che la villa conobbe un periodo di vita a partire forse dal I a.C. e che fu interessata probabilmente da una fase di restauro in età antonina, come accade anche in altri siti della zona (vd., ad esempio, la villa di Grignano: scheda SI 862).

BIBLIOGRAFIA

Auriemma R./ Degrassi V./ Donat P./ Gaddi D./ Mauro S./ Oriolo F./ Riccobono D., Terre di mare: paesaggi costieri dal Timavo alla penisola muggesana, in Terre di mare. L'archeologia dei paesaggi costieri e le variazioni climatiche, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Trieste, 8-10 novembre 2007), Trieste - Pirano 2008

Gomezel C., I laterizi romani bollati del Friuli-Venezia Giulia. Analisi, problemi e prospettive., Portogruaro (VE) 1996

Zaccaria C./ Župancic M., I bolli laterizi del territorio di Tergeste romana, in I laterizi di età romana nell'area nordadriatica, Roma 1993

Zaccaria C., Notiziario epigrafico, in Aquileia Nostra, 1992, 63

Lettich G., Appunti per una storia del "territorium" originario di Tergeste, in Archeografo Triestino, 1979, XXIX

Kandler P., Cedas, in L'Istria, 1852, 7