INSEDIAMENTO ABITATIVO, periodo romano, secc. I a.C. - II d.C.

Oggetto
INSEDIAMENTO ABITATIVO - villa
Denominazione
villa di Grignano
Localizzazione
Trieste (TS) Grignano
Cronologia
secc. I a.C. - II d.C.
Ambito Culturale
periodo romano
Codice scheda
SI_862

Il sito non è mai stato oggetto di indagini archeologiche mirate ed attualmente non è visibile. Stando alle notizie dei secoli scorsi, si sviluppava lungo la costa per quasi 1 km. Le fonti registrano la presenza di murature di notevole spessore; inoltre, sono documentati ritrovamenti di tegole bollate di L. Cotta e Calvia Crispinilla (una delle quali rinvenuta "alla punta di Grignano, presso la chiesa di S. Canciano": Degrassi 1957, p. 32; CIL V 8110, 57a), lastrine e frammenti marmorei usati come sectilia, fistulae plumbeae bollate, un presunto "cippo" sepolto nella ghiaia del torrente fra San Canciano e Miramare, un coperchio di sarcofago (rinvenuto tra "S. Canciano e Grignano alla riva del mare, ove mi dissero che sotto la ghiaia stasse inscrizione": Kandler 1861, in Gasparini 1932), un mosaico tessellato pertinente ad un vano con sospensureae, le cui collonine contenevano laterizi con bolli di Domitia Lucilla e Faustina. F. Fontana (Fontana 2001, p. 661) riferisce allo stesso complesso anche i resti archeologici rinvenuti dietro le stalle arciducali del Castello di Miramare, in prossimità del torrente Aurisina (UT 11 banca dati "I siti costieri dell'alto Adriatico: indagini topografiche a terra e a mare", SI 865): mosaici, frammenti di capitello, due rocchi di semicolonne e fistulae.

Dai dati in nostro possesso si risale a un complesso residenziale prospicente la baia e il piccolo porto di Grignano; al medesimo complesso sono da riferire forse anche i resti rinvenuti a N del promontorio. Si trattava di una villa molto vasta, organizzata in un quartiere padronale, dotato di ambienti termali (suspensurae con bolli di Domitia Lucilla e Faustina) e in una pars rustica (cui si riferisce un pavimento in opus spicatum). Nell'interpretazione di F. Fontana, il settore termale avrebbe subito un restauro in età antonina (Fontana 2001, p. 660). La presenza di un'iscrizione di un liberto dei Cassii ha fatto ritenere che un ramo della famiglia fosse proprietaria della villa (Fontana 2001, p. 661). Probabilmente alla villa si possono riferire i resti di un porticciolo sull'antistante tratto di costa (UT 10 A della Banca dati "I siti costieri dell'alto Adriatico: indagini topografiche a terra e a mare ").

BIBLIOGRAFIA

Auriemma R./ Degrassi V./ Donat P./ Gaddi D./ Mauro S./ Oriolo F./ Riccobono D., Terre di mare: paesaggi costieri dal Timavo alla penisola muggesana, in Terre di mare. L'archeologia dei paesaggi costieri e le variazioni climatiche, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Trieste, 8-10 novembre 2007), Trieste - Pirano 2008

Fontana F., Le villae maritimae della Regio X, in Abitare in Cisalpina: l'edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana : atti della 31. Settimana di studi aquileiesi 23-26 maggio 2000, Trieste 2001

Degrassi A., I porti romani dell’Istria, in Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, 1957, 57

Gasparini L., Miramare e paraggi nelle memorie inedite di Pietro Kandler, in Archeografo Triestino, 1932, serie 3, n. 45