INSEDIAMENTO ABITATIVO, periodo romano, età romana

Oggetto
INSEDIAMENTO ABITATIVO - villa
Denominazione
villa di Miramare
Localizzazione
Trieste (TS) Grignano
Cronologia
età romana
Ambito Culturale
periodo romano
Codice scheda
SI_865

I resti riferibili al sito furono identificati nella seconda metà dell'800 dietro le scuderie di Miramare ("stalle arciducali") e consistevano di "rottami di edifizio", lacerti musivi, un frammento di capitello "a balaustra", due rocchi di semicolonna, un'urna cineraria litica, un frammento di coperchio di sarcofago, monete, utensili in bronzo, fibule. Alla foce del torrente Aurisina si rinvenne anche un cippo di pietra calcarea (secondo P. Kandler, in situ) con un'epigrafe votiva del liberto Eros ad un Publius Cassius (P. Kandler, manoscritto autografo del 25 novembre 1861, cit. in Gasparini 1932). Nei pressi fu ritrovato anche il coperchio di sarcofago di cui si è detto sopra. A. Puschi rinvenne dei tubi in laterizio lunghi 40 cm, con diametro di 6-12 cm (min/max), che erano stati fissati in un letto d'argilla, entro un canale.

A giudicare dalle notizie disponibili, i resti archeologici sono da attribuirsi ad una villa, che sorgeva nei pressi della foce del torrente Aurisina. Doveva trattarsi di un complesso di grandi dimensioni, cui devono essere forse riferiti anche i resti rinvenuti lungo la baia di Grignano (villa di Grignano: SI 862; UT 58 della banca dati "I siti costieri dell'alto Adriatico: indagini topografiche a terra e a mare"), interpretati come attinenti ad una pars residenziale, con annessi vani termali. La pars rustica (cui si riferisce un pavimento in opus spicatum) si sviluppava forse verso Cedas. La presenza della probabile iscrizione dedicatoria a Minerva (Fontana 1993, p. 181) da parte di Eros, liberto dei Cassii (databile all'ultimo quarto del I sec. a.C.) ha fatto ipotizzare a F. Fontana (Fontana 2001, p. 661) e ad altri studiosi che la villa appartenesse a un ramo della gens dei Cassii Longini (la cui presenza è ben attestata a Trieste e in Istria). Secondo Kandler, il sito alla foce del torrentello Aurisina fungeva forse "non dico a porto sebbene a ricovero di barche" (Kandler 1861 in Gasparini 1932, p. 277). Lo stesso autore proponeva anche un collegamento tra un ipotetico "templum Minervae" ed il promontorio, considerato il frequente legame tra l'elemento sacro e la sfera della navigazione.

BIBLIOGRAFIA

Auriemma R./ Degrassi V./ Donat P./ Gaddi D./ Mauro S./ Oriolo F./ Riccobono D., Terre di mare: paesaggi costieri dal Timavo alla penisola muggesana, in Terre di mare. L'archeologia dei paesaggi costieri e le variazioni climatiche, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Trieste, 8-10 novembre 2007), Trieste - Pirano 2008

Fontana F., Le villae maritimae della Regio X, in Abitare in Cisalpina: l'edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana : atti della 31. Settimana di studi aquileiesi 23-26 maggio 2000, Trieste 2001

Gasparini L., Miramare e paraggi nelle memorie inedite di Pietro Kandler, in Archeografo Triestino, 1932, serie 3, n. 45