mulino

A monte una chiusa con paratie creava una piccola cascata che azionava la ruota, questa a sua volta faceva girare un albero di trasmissione orizzontale (stile), all’estremità del quale era inserita una ruota dentata (lubecchio) che azionava un piccolo cilindro anch’esso dentato (rocchetto/lanterna) che portava il movimento all’interno dell’edificio: così venivano azionate le macine e la pila.

Il mulino viene costruito sulla sponda sinistra del fiume Corno, a valle del Mulino di Sopra, e a monte del Molino Nuovo di Castello, parte di un borgo disposto in linea. Il fabbricato aveva pianta rettangolare ed era disposto parallelamente al corso del fiume, con asse Nord-Sud; dirimpetto un piccolo fabbricato con la pila da orzo; accanto la casa del mugnaio con ampio granaio e meridiana sul prospetto Sud. Sul fronte principale del mulino, rivolto alla corte, si apre centralmente il portale di accesso ad arco a tutto sesto in pietra con la data 1826 incisa sulla chiave di volta. Le strutture verticali sono in pietra, ciottoli e mattoni a vista, quelle orizzontali dovevano essere in legno.