A monte una chiusa con paratie crea una piccola cascata che aziona le ruote, queste a loro volta fanno girare un albero di trasmissione orizzontale (stile), all’estremità del quale è inserita una ruota dentata (lubecchio) che aziona un piccolo cilindro anch’esso dentato (rocchetto/lanterna) che porta il movimento all’interno dell’edificio: così venivano azionate le macine, il cilindro, la pila per l’orzo, il frantoio, la pulitrice.
Il complesso, situato sulla sponda Est della roggia Cistigna, è costituito da un corpo principale a pianta rettangolare, il mulino, e da un corpo secondario in parte a giorno, già adibito a fienile, a pianta rettangolare disposto su 2 livelli, addossato a Nord coperto a falde. Il corpo principale, su 3 livelli più il seminterrato, ospitante gli alberi di trasmissione che azionavano le macchine poste al piano rialzato, ha fondazioni in pietra, strutture verticali in pietra, ciottoli e muratura di mattoni a vista; strutture orizzontali in legno; tetto a padiglione con manto in tegole su struttura portante in legno; scale in legno. Il mulino occupa i locali lungo la roggia, accanto l’abitazione con focolare esterno. I prospetti sono lineari, i fronti Est, sulla roggia, e Sud sono percorsi da aperture disposte in ordine sparso, mentre il prospetto principale, Ovest, mostra 3 ordini regolari con tettoia al p. t.. Pochi metri a Sud la Porta Cistigna conduce al Castello di Sopra.