Il complesso è composto dalla villa padronale, da alcuni rustici e dall’oratorio dedicato a San Giuseppe, eretto nel 1624 e riconsacrato nel 1948, poiché durante la seconda guerra mondiale venne utilizzato come mattatoio dai cosacchi. Il complesso della villa è circondato da un ampio parco. I conti Attimis dell’Orso costruirono nel secolo XVII un edificio di abitanza, molto probabilmente su fondamenta già esistenti. Nel secolo XIX passò ai Strassoldo-Soffumbergo. La villa si sviluppa su una pianta allungata dalla disposizione piuttosto articolata, testimonianza dei diversi interventi attraverso i secoli; una scala esterna garantisce l’accesso direttamente al piano nobile, caratterizzato dal tipico salone passante, identificato in facciata dall’ingresso ad arco, cinto da lesene doriche e ancora oggi decorato con stucchi alle pareti e pitture sulle travi a vista del solaio e stemmi tra queste interposti. Elemento di interesse architettonico e decorativo è la diversa lavorazione delle cornici delle finestre, così da rendere subito evidente il rapporto compositivo tra le parti. Mentre, infatti, le aperture del piano terra fanno intuire la loro corrispondenza con i locali adibiti a servizio, grazie alla presenza di cornici lavorate a bugnato rustico, le aperture del piano nobile sono arricchite da cornici a più fasce aggettanti dalla delicata lavorazione. Il prospetto è concluso da finestrelle quadrate, poste in asse con le apature sottostanti, mentre è assente il tradizionale cornicione in pietra. A pochi passi dalla villa si trova la cappella di San Giuseppe, declinata con semplici forme, caratterizzata da un prospetto con tetto a capanna su cui si trova una piccola campana. All'interno è conservato un prezioso altare ligneo, delimitato da colonnine che racchiudono una pala con la raffigurazione di una Madonna con bambino.
La villa, situata nel centro del paese di Attimis e separata da esso da un muro in sassi interrotto da un prezioso cancello in ferro battuto, risale al XVII secolo ma più probabilmente le attuali forme sono il frutto di continue commistioni tra preesistenze e rinnovamenti stilistici, patrocinati prima dai conti Attimis e quindi, dal XIX secolo, dagli Strassoldo Soffumbergo.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005