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Il complesso è costituito dal corpo principale, due ali laterali arretrate, due annessi di servizio e la cappella, il tutto disposto secondo una conformazione planimetrica a forma di "C" intorno al cortile d'onore. Il corpo padronale è cubico e si sviluppa su tre piani con le facciate simmetriche. Sull’asse principale si trovano l’ingresso, ad arco a tutto sesto con cornice a bugnato, dal quale si accede al salone d’onore, la porta finestra ad arco con balaustra del salone del piano nobile e un’apertura ovale del sottotetto. Le finestre rettangolari hanno la cornice in pietra modanata al primo piano. Il tetto a padiglione è molto aggettante. Le ali laterali, su due piani, sono invece asimmetriche. Una grande colombaia caratterizza l'ala destra. La chiesa di San Leonardo, costruita nel 1675, ha pianta rettangolare, un ampio frontone e la facciata scandita da quattro lesene con base e capitelli corinzi. L'ingresso della villa, il salone centrale, la sala della musica, alcune camere da letto sono riccamente affrescate da Giovanni Battista Canal e da Domenico Paghini con scene di argomento mitologico, simbolico e paesaggi.
La villa fu costruita alla fine del XVII secolo dalla famiglia Caiselli che la conservò fino all’estinzione della dinastia. I Caiselli erano prestigiosi mercanti bergamaschi di tessuti che nel XVII secolo allargarono il loro mercato in Friuli dove si trasferirono definitivamente nel 1618. La loro residenza era a Udine ma si fecero costruire delle dimore estive tra cui una a Percoto e una a Cortello. Nel 1675, alla morte di Leonardo, i figli fecero costruire, all’interno del complesso, la chiesetta di San Leonardo e istituirono una ricca cappellania. La famiglia, amante dell’arte, aprì le proprie abitazioni ad artisti poco conosciuti. Ospitarono per molti anni Antonio Carneo, pittore veneto e Paolo Paoletti che affrescò il salone della villa di Percoto.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005
Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000