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Il complesso è costituito dalla villa padronale e da numerosi annessi che si raggruppano attorno a un cortile quadrato. La casa padronale si trova di fronte al ricco portone d’entrata ed è affiancata, a destra, da una barchessa alla cui estremità si trova la cappella di famiglia. La villa si eleva su due piani posti su un basamento, con ingressi laterali e piccole aperture, che ospita le cantine. Un breve scalone esterno porta al piano nobile e precisamente al portale con arco a tutto sesto affiancato da due aperture del salone d’onore. La facciata principale è tripartita con l’ausilio di quattro imponenti lesene che si concludono sotto un’alta trabeazione. Le aperture del primo piano sono rettangolari con cornice in pietra chiara. Il centro dell’ultimo piano è segnato da una finestra ad arco che interrompe la trabeazione con una chiave di volta uniformata allo stile dei capitelli delle lesene e ha una balaustra aggettante che si ripete, come elemento puramente decorativo, sotto le finestre quasi quadrate del piano. La facciata sul retro è speculare ma più sobria. Il salone d’onore è affrescato con dei paesaggi, è ornato da un grande specchio con cornice dorata ed è prossimo a una biblioteca nella quale sono conservate numerose stampe del Settecento e dell'Ottocento. Nell’ala contigua al corpo principale c’erano un tempo la cucina e il fogolar; nella parte terminale la cappella, una delle meglio conservate e decorate della regione, con portale in pietra e portoncino sulla strada di accesso per i paesani.
La data di costruzione, fine del Seicento, viene messa in discussione da Christoph Ulmer poiché i caratteri veneti che compongono l’architettura della villa si diffusero in Friuli solo nel Settecento, secolo in cui quindi lo storico pone la costruzione del complesso.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005
Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000