Villa Antivari, Mangilli Lampertico, Zanardi Landi, Povoletto

Localizzazione
Povoletto (UD) Marsure di Sopra
Oggetto
villa
Denominazione
Villa Antivari, Mangilli Lampertico, Zanardi Landi
Altra denominazione
Villa Alpruni, Antivari, Mangilli Lampertico, Zanardi Landi
Uso storico
abitazione - azienda agricola
Uso attuale
abitazione
Codice scheda
A_926

Il corpo centrale dell'edificio, preceduto dalla corte d'onore delimitata da edifici rustici, è affiancato da due ali laterali più basse. Sull'antica strada per Savorgnano si trovano l'oratorio e il piccolo giardino attorniato da statue grottesche di incerta origine, mentre la parte posteriore della villa è abbellita dal parco e da un laghetto formato dalle acque della Roggia Cividina. La villa è a pianta rettangolare su tre piani più seminterrato, con tetto a padiglione. Presenta ampie scalinate di accesso al piano rialzato, su entrambi i lati, dotate di terrazza balaustrata. Le ali sono arretrate e allineate con la facciata posteriore della villa. Quella a Nord è stata allungata forse all'inizio del XX secolo. Mura di cinta merlate in pietra, su strada. Le aperture, rettangolari con semplici cornici in pietra, hanno dimensioni decrescenti e scandiscono ritmicamente il fronte che ha il suo culmine compositivo nel portale d’ingresso posto sull’asse distributivo centrale. Si tratta di un portale arcuato, sui cui stipiti è impostato un fregio con fasce in aggetto e risulta essere, insieme alla scalinata, l’unico elemento architettonico di un certo rilievo. Il prospetto è inoltre scandito, orizzontalmente, da fasce a marcapiano in pietra che cingono tutto l’edificio padronale, donando omogeneità alla composizione. La disposizione delle sale interne ricalca il modello veneto grazie alla presenza del grande salone passante a doppia altezza con balaustre, dove un tempo si tenevano spettacoli. La Chiesetta di Sant'Eurosia, ora dell'Annunziata, forse della fine del XVII secolo (già dal 1702 è segnalata in documenti delle visite pastorali con il titolo di chiesa di San Francesco), è a navata unica e presenta sulla facciata la porta e due finestre incorniciate e sormontate da profilo orizzontale modanato. Una finestra semicircolare è posta in asse alla porta di ingresso. Il timpano triangolare con piccolo oculo, è sormontato da campaniletto a vela. Bugne angolari in pietra sugli spigoli verso strada.

La villa risale alla fine del Seicento ed ha subito delle modifiche e ristrutturazione nei secoli XIX e XX. Fu realizzata dalla famiglia degli Alpruni di Borgo Valsugana e poco dopo ceduta agli Antivari. ll periodo di maggior splendore della residenza si ebbe nell’Ottocento, quando la villa venne ristrutturata, modificando in parte l’assetto originario, per opera dei Lampertico e divenne lieta residenza per ospiti importanti, quali per esempio il senatore Fedele Lampertico, lo scrittore Antonio Fogazzaro e il poeta Giacomo Zanella. Vincolata dal 1961, ha subito notevoli distruzioni durante le guerre e moltissimi danni strutturali dopo il devastante terre- moto del 1976, cui è seguita una completa opera di restauro.

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BIBLIOGRAFIA

Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005

Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000

Dove si trova