La facciata lungo via Mercatovecchio si articola su quattro livelli: al piano terra un porticato a due archi; al primo piano una trifora centrale e due aperture laterali, tutte con incorniciature ad arco; al secondo piano, al centro, un balconcino in pietra sul quale si aprono due porte finestra, affiancato da due aperture laterali, anche in questo caso con incorniciature ad arco; al terzo piano, quattro finestre con incorniciature rettangolari. La decorazione ad affresco e graffito, realizzata nel 1923 da Enrico Miani, è di gusto Cinquecentesco ed è costituita da una fascia (attualmente poco leggibile) che corre al di sopra degli archi del porticato e dipinta con motivi a grottesche, putti con delfini e un tondo centrale con il leone di San Marco e da tre telamoni inseriti negli spazi tra le finestre rettangolari del quarto piano. Lo sporto di gronda è sostenuto da una struttura a piccole volte ogivali decorate a fresco con vasi ornamentali e altri soggetti oggi non riconoscibili.
La facciata fu riformata una prima volta nell’agosto del 1853 da Giuseppe Seitz, che aggiunse un magazzino per la sua tipografia, su disegno del muratore Valentino Dreussi. Una seconda riforma si ebbe nel 1923, committente la proprietaria Ines Zorzi, ad opera dell’architetto Cesare Miani, mentre le decorazioni pittoriche a fresco e graffito furono eseguite da Enrico Miani.
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