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Il primo documento noto riguardante la Parrocchia di San Leonardo risale all’anno 1493: esso fa ritenere che l’area dove attualmente sorge la parrocchiale sia lo stesso del primo luogo di culto cristiano della Comunità. È assai probabile che già precedentemente alle incursioni turche del 1499 esistesse a San Leonardo una cortina, un recinto fortificato posto a difesa dell’edificio di culto, che all’occorrenza fungeva da rifugio per gli abitanti del borgo. Si ritiene che la cortina fortificata sorgesse dove oggi si trova il campanile e che lo stesso fosse in origine la torre fortificata di accesso al recinto. Il complesso religioso subì quindi limitati cambiamenti a partire dalla seconda metà del XVI secolo per rimanere invariato fino alla fine del XVIII secolo, quando, in conseguenza dell’aumento della popolazione, si decise di erigere una chiesa più grande. La preesistente struttura venne quindi demolita nel 1747. I lavori di costruzione tuttavia procedettero a rilento sia per scarsità di materiali da costruzione, parte dei quali provenienti dalla chiesa demolita, sia per i miseri proventi delle rendite parrocchiali. In virtù dell’appartenenza e dell’avocazione della Parrocchia di San Leonardo al Cenobio di Summaga, quest'ultimo intervenne in favore della costruzione del tempio che fu tuttavia terminato tra il 1863 e il 1867, ben oltre un secolo dall’inizio dei lavori.
La chiesa, realizzata in forme neoclassiche, presenta pianta rettangolare con un’unica aula lunga 33 metri con 11 di larghezza. La facciata è impostata con un frontone incorniciato da quattro lesene poste abbinate ai lati dell’ingresso e rese in ordine corinzio composito. L’ingresso è incorniciato in pietra con una cimasa a timpano. L’aula interna, con nicchie destinate ad ospitare gli altari laterali e con la presenza di finestre termali semplificate, è a sua volta caratterizzata da lesene con capitelli in stile corinzio. Il presbiterio è reso in forma quadrata con un arco trionfale a tutto sesto e l’abside del coro impostata a volta semicircolare. A seguito degli eventi sismici del 1976, il sacro edificio quattro anni dopo (1980) è stato restaurato attraverso iniezioni e consolidamenti