Villa Attimis Maniago, Maniago

Localizzazione
Maniago (PN)
Oggetto
palazzo
Denominazione
Villa Attimis Maniago
Altra denominazione
Villa D'Attimis Maniago
Ambito culturale
maestranze friulane (?)
Uso storico
abitazione - ospedale - scuderie - bachificio
Uso attuale
albergo - ristorante - attività direzionali - (corpo principale) - sede associazioni - convegni (annesso rustico ovest) - granaio - scuderia (annessi rustici)
Codice scheda
A_3578

Complesso costituito da una serie di edifici tutti diversi tra loro per dimensioni e caratteristiche: all'estremità ovest vi è un oratorio, con sul retro l'edificio delle ex-scuderie, poi il lungo edificio del corpo padronale su tre livelli, una loggetta e un annesso; staccati infine, sul retro dove si sviluppano anche il giardino e l'ampio parco di pertinenza, vi sono due annessi rustici. Lungo circa quarantacinque metri, con quindici serie di finestre, il corpo padronale è sormontato da un tetto alla friulana ampiamente aggettante. L'asse centrale della facciata è articolato da un massiccio portale ad arco in blocchi di pietra e bugnato, al di sopra del quale si trova una trifora che si apre su un balconcino in pietra con parapetto in ferro battuto. Il terzo livello era adibito a granaio e magazzino. Una piccola loggia è posta sopra il portone d'ingresso al cortile interno, delimitato a sinistra da un'appendice alla villa dove erano ubicati i locali usati come cucine. Sotto di esso si trova invece un bel porticato retto da colonne. In facciata dell'annesso, collegato al corpo principale attraverso la loggia, campeggia un affresco raffigurante un leone ruggente che sorregge lo stemma gentilizio dei conti Attimis Maniago. All'oratorio, dedicato alla Immacolata Concezione di Maria, si accede direttamente dal corpo padronale attraverso un passaggio posto dietro l'abside. Due edifici rustici isolati sorgono nel retro del complesso. Quello che delimita a nord il cortile interno è intonacato di rosso e fu adibito in passato a bachificio. A lato della Chiesa dell'Immacolata, all'estremità ovest del complesso e di Piazza Italia, si trova il fabbricato che un tempo ospitava le scuderie di Palazzo d'Attimis-Maniago, oggi sede di alcune associazioni cittadine al piano terra, e destinato a sala convegni al piano superiore. La facciata ripropone il motivo a tre arcate, già presente in diversi edifici, mentre l'interno, nonostante il diverso uso, ha mantenuto le caratteristiche originarie: un esempio sono le pile d'acqua in pietra visibili nella sala al piano terra. Di grande interesse è il cortile che si apre sul retro dell'edificio, uno spazio particolarmente suggestivo, attrezzato per spettacoli estivi di musica e teatro. In un appezzamento quadrato a lato dell'annesso rustico intonacato di rosso c'è un curato giardino all'italiana, a cui si acccede attraverso un elegante portale d'ingresso con cancello in ferro battuto. Nel retro del complesso si trova un ampio parco che ascende in collina fino a raggiungere il soprastante antico mastio di Maniago.

Il nucleo originario della villa risale al Quattrocento come tutta una serie di edifici sorti ai margini del castello che, in seguito ai danni subiti dai terremoti del 1511 e del 1575, venne progressivamente abbandonato fino all'anno 1630, quando fu lasciato definitivamente in quanto ormai quasi in rovina. In un disegno del Seicento si notano, in corrispondenza dell'odierna villa, due edifici a due piani con dei portoni d'ingresso ad arco; due archi sono stati messi in luce in seguito a recenti restauri degli intonaci della facciata. Nello stesso disegno, in corrispondenza di quello attuale, si vede un altro oratorio, fondato dalla confraternita dei "Battuti"; ciò spiega anche la presenza, nell'oratorio attuale, di una tomba seicentesca (1628). Il complesso, nel suo aspetto attuale, è il risultato dei lavori iniziati nel 1734, che portarono ad una vera e propria riedificazione, costituita per alcune parti in una nuova edificazione basata sul riutilizzo delle murature esistenti. I lavori si conclusero nel 1740 con l'esecuzione degli stucchi. Al periodo compreso tra il 1775 e il 1777 risale la costruzione dei "foladori" e dei "granari" tuttora conservati.

BIBLIOGRAFIA

Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005

Dove si trova