Villa Chiozza Luppis, Ricci Luppis, Pasiano di Pordenone

Localizzazione
Pasiano di Pordenone (PN) Rivarotta di Pasiano
Oggetto
villa
Denominazione
Villa Chiozza Luppis, Ricci Luppis
Altra denominazione
Villa Chiozza, Luppis, Ricci Luppis
Uso attuale
congressi/matrimoni/eventi/ristorante
Codice scheda
A_3677

Il complesso riadattato in villa nell'Ottocento su preesistenze monastiche molto antiche, è costituito dall'edificio padronale affacciato a sud-ovest, dall'oratorio addossato sul fianco sinistro e da diversi corpi rustici disposti a "T" in direzione sud-est. La villa di pianta rettangolare si eleva di due soli piani. Al piano terra quattro archi ribassati determinano il prospetto principale, mentre al piano nobile a ogni arco corrispondono due finestre rettangolari, con uno spazio pieno al di sopra della chiave dell'arco. Una fascia marcapiano divide i livelli e un frontone a profilo mistilineo corona la facciata. Molte statue abbelliscono la villa. Esse sono presenti a coronamento del frontone (putti) e nel parco. L'oratorio, addossato alla villa, ma leggermente ruotato, prevede un portico su quattro esili colonne doriche con basamento; emerge dalla copertura un campanile con lesene che incorniciano le aperture ad arco. Il corpo della villa prosegue a destra con un rustico che accoglie tre piani, nella stessa altezza della villa, e che si dirama in altri edifici ortogonali al corpo padronale. I fabbricati del complesso sono immersi nel parco con alberi ad alto fusto alternati a siepi di bosso e aree prative. In esso vi sono disposte liberamente varie statue, panchine, una ghiacciaia e la fontana recintata da una balaustra rettangolare.

I Luppis acquisiscono dai Chioza il complesso, i quali, a loro volta, erano entrati in possesso della tenuta all'epoca napoleonica, quando il monastero fu soppresso e confiscato ai monaci camaldolesi. I Luppis lo riadattano in villa. Il complesso viene trasformato in villa dalla famiglia ferrarese Luppis nell'Ottocento. Prima di tale cambiamento, il complesso era il risultato di un insediamento monastico che a partire dal sec. XIII, con i benedettini prima, e i camaldolesi poi, avevano in questo luogo un cenobio dedicato a San Martino Rotto.

BIBLIOGRAFIA

Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005

Dove si trova