Villa Gorgo Maniago, San Vito al Torre

Localizzazione
San Vito al Torre (UD) Nogaredo al Torre
Oggetto
villa
Denominazione
Villa Gorgo Maniago
Altra denominazione
villa Gorgo, Maniago
Uso storico
abitazione - azienda agricola
Uso attuale
abitazione - azienda agricola (intero complesso)
Codice scheda
A_5729

Complesso composto dalla villa padronale, da due ali laterali disposte perpendicolarmente alla porzione centrale, a formare una corte chiusa e da una chiesetta. La villa presenta una facciata tripartita, con lesene bugnate a incorniciare ogni porzione del paramento, trifora centinata centrale a piano terra e trifora con aperture rettangolari al primo piano, con quella centrale conclusa da cimasa triangolare interrotta. Sono presenti parapetti a balaustrini su tutte le aperture del primo piano (sia corpo centrale che ali). La facciata posteriore che dà sul giardino è abbellita da unoscalone d'ingresso al piano nobile simmetrico, a quattro rampe con balaustre e ballatoio superiore poggiante su due colonne. La Scuderia è un piccolo edificio al di fuori del cortile d'onore con volume compatto, dotata di piccole finestrelle semicircolari. Prospetto concluso da un timpano triangolare sui cui vertici spiccano dei pinnacoli in pietra. Portale con cornice a bugnato a conci irregolari.

Il complesso venne edificato dai conti Gorgo presumibilmente verso la metà del XVIII secolo (Ulmer, 1993), datazione confermata sia dalle caratteristiche stilistiche del complesso sia dal raffronto con il palazzo cittadino dei Gorgo, che presenta identità nello sviluppo architettonico e nelle soluzioni artistiche adottate. Questa nobile famiglia, originaria di Vicenza ma già dal XV secolo presente a Udine (Ulmer, 1993), volle realizzare una dimora signorile, sfarzosa e di rappresentanza e, al contempo, un funzionale centro direzionale per la tenuta agricola di ampie dimensioni che si apre tutt’intorno. A metà del XIX secolo un rovinoso incendio distrusse gran parte del corpo padronale e le forme attuali sono appunto quelle ottocentesche; il volume del blocco centrale è stato notevolmente ridotto e la scala, originariamente interna alla villa come da tradizione veneziana, è stata traslata fuori del complesso a incorniciare in maniera solenne il prospetto verso il parco. Sono andati perduti anche gli affreschi, di cui rimangono solo tracce attribuite dal Mazzotti al Chiarottini (Mazzotti, 1987)

Il corpo principale presenta muratura continua portante in sassi di fiume e laterizi; solai in legno; tetto a falde con struttura a capriate lignee e manto di copertura in coppi; finiture in pietra, pietra artificiale e laterizi; serramenti in legno e ferro.

BIBLIOGRAFIA

Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005

Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000

Dove si trova