L'edificio opera dell'architetto A. Meassa, si segnala essenzialmente per il ricco e fantasioso partito figurativo della facciata principale, di un classicismo consono a certe esperienze del "novecento" milanese. Il palazzo presenta un'organizzazione planimetrica originariamente simmetrica ed estremamente regolare costituito da un lungo corpo di fabbrica distribuito da un corridoio, dal corpo centrale delle scale sporgente sul retro e da i due piccoli volumi dei servizi alle due estremità; al volume delle scale è stato aggiunto, al piano terra un altro volume di servizio. Volumetricamente l'edificio, di soli tre piani ma di notevole altezza, si presenta come un parallelepipedo coperto a padiglione. Il prospetto ha uno schema simmetrico con l'asse segnato al piano terra da una grande apertura coperta da un balcone e concluso verso l'alto, al terzo piano, da un arco leggermente ellittico; Il basamento presenta elementi trifori sovrastati da un timpano stilizzato; nei due piani superiori le aperture sono raccolte a gruppi di quattro con interposte colonne a doppia altezza; al primo piano i gruppi sono intervallati da profonde nicchie. Aggiunta di un elemento di servizio al piano terra, a lato del vano scala; possibili riorganizzazioni della distribuzione interna.