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L'edificio insiste sull'originario lotto gotico posto tra via Mercato Vecchio e via Sottomonte; la difficoltosa distribuzione ai tre piani superiori è oggi attuata da un sistema di rampe di scale che attraversa l'edificio in profondità; illuminazione degli spazi mediani tramite cavedio. Facciata quadripartita. Singolari le cornici delle finestre nei piani intermedi, separate e rientranti rispetto le forature dei muri. Attenzione ai particolari delle vetrine ed accesso al negozio. Precoce presenza di elementi 'noceventisti'.
Il palazzo fu acquistato dai Vanni degli Onesti nel 1414, abitato da Filippo di Pietro Vanni (il fratello Giacomo risiedeva nel palazzo adiacente - a nord - acquistato dal notaio Girolamo Rondolo) e da questi riformata nel 1437, occasione nella quale vennero anche realizzati i soffitti lignei dipinti attribuiti alla bottega di Antonio Baietto. Il complesso si elevava per tre piani fuori terra e si estendeva da via Mercatovecchio a via di Sottomonte, con una lunghezza di 41-42 metri e con una superficie di quasi 300 mq. Comprendeva l’edificio principale che si affacciava su via Mercatovecchio, una corte retrostante e un altro fabbricato che si disponeva nella testata posteriore, dove era ubicata la canipa. In base all’inventario della dimora redatto nel 1437 dal notaio Matteo Clapiceo, il piano terra ospitava la bottega dei Vanni degli Onesti; il primo piano comprendeva l’andito, la ‘sala e la cucina; il secondo, oltre all’andito, la camera da letto padronale, la ‘stupa’ (un piccolo ambiente riscaldato da una stufa in ceramica alimentata dalla cucina al piano sottostante, una seconda camera da letto verso via di Sottomonte. Il collegamento fra i piani doveva avvenire ragionevolmente mediante scale lignee addossate alla fronte interna che dava sulla corte. Alla fine del Quattrocento la dimora passa ai Soardi e, nel 1828, verrà venduta a Filippo Mander impegnato nella vendita e nella produzione artigianale di cappelli. La facciata medioevale così come il pian terreno appare oggi del tutto alterata. La facciata, a causa dei danni subiti nella Seconda guerra mondiale, fu interamente ricostruita secondo il progetto dell'architetto Pietro Zanini; in questa occasione la corte venne coperta da una cupola in vetro-cemento per aumentare lo spazio commerciale, unendo l’edificio anteriore che dà su via Mercatovecchio con la porzione di lotto prospiciente via di Sottomonte.
L'edificio è realizzato su fondazioni in pietra, con muratura portante in laterizi, solai in legno, copertura con struttura lignea e manto in coppi. Gli ornamenti sono in pietra artificiale.
d'Arcano Grattoni M., Interni di case e botteghe di Toscani in Friuli: il complesso Vanni degli Onesti a Udine nel XV secolo, in I Toscani nel Patriarcato di Aquileia in età medioevale, Udine 2010
Damiani L., Il novecento mito e razionalismo., Udine 1982
Tentori F., Architettura e architetti in Friuli., Udine 1970