Villa Dall'Asta, Masetti Zannini De Concina, Buttrio

Il corpo principale, ascritto alla fine del XIX secolo, si sviluppa a pianta rettangolare perpendicolarmente rispetto a via Pradamano. Originale risulta il principio insediativo rispetto al contesto urbano, con la facciata più corta che si attesta lungo la strada e la facciata principale, perciò, che non appare direttamente visibile all’esterno del l’area di pertinenza. Quest’ultima risulta tripartita e caratterizzata da semplici aperture rettangolari. Un balconcino in ferro battuto sorretto da mensoloni in pietra è posto al primo piano sopra l’ingresso principale protetto da un cancello in ferro decorato. Un annesso a due piani si collega lungo il lato est, mantenendo la stessa scansione e dimensione delle aperture. Al primo piano permangono tracce pittoriche di una decorazione che originariamente abbelliva interamente le facciate. Il prospetto nord risulta maggiormente articolato, con un volume centrale che emerge altimetricamente rispetto alle ali laterali; due aperture ottagonali di dimensioni differenti contribuiscono a sottolineare la fascia centrale. Lungo tutto il perimetro una linea di gronda in legno a motivi decorativi geometrici sottolinea l’articolazione delle falde di copertura. Di rilievo risulta un annesso costruito in epoca più recente, verso gli inizi del XX secolo, adibito a scuderie, composto da tre corpi in linea con tetto a capanna che riprendono la decorazione lignea sottogronda già presente nel corpo principale. Si rilevano anche in questa costruzione tracce di pitture a motivi geometrici, successivamente coperte da uno strato uniforme di tinteggiatura. Un vasto parco, con alberature ad alto fusto e una fontana circolare in pietra, si estende lungo il lato occidentale del lotto. Attualmente la proprietà si compone oltre che del corpo dominicale e del vasto parco circostante, di una serie di fabbricati di servizio, quali le scuderie, la serra e una piccola costruzione adibita originariamente a ospitare un allevamento di fagiani reali. Lungo il fronte occidentale del lotto vi sono alcuni annessi un tempo adibiti a cantine e oggi inutilizza- ti.

Nel 1883 la famiglia Billia acquista il terreno dove già dal catasto napoleonico si rileva un corpo di fabbrica preesistente e avvia la costruzione della villa, in seguito denominata dell’Asta, e delle sue pertinenze.