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facciata
La villa è situata in un’ansa del fiume Stella, nella zona nord-occidentale di Ariis. La casa dominicale ha pianta rettangolare allungata, si articola su tre piani e presenta un caratteristico intonaco tinteggiato di rosso cardinalizio che, a causa del degrado, ha lasciato in vista i mattoni di cui è costituita la muratura di tutti gli edifici del complesso e della recinzione. Le aperture, sul fronte principale e sul retro, sono architravate, disposte simmetricamente e contornate da cornici. Il lato sud si conclude con un porticato ad archi sopra il quale si trova un ampio terrazzo con balaustra in pietra da dove si può ammirare il grazioso giardino all’italiana che degrada verso il fiume. La facciata principale presenta, al centro, un ingresso ad arco a tutto sesto con larga cornice sovrastato da un bassorilievo con lo stemma della famiglia Savorgnan. A sinistra è ancora ben visibile l’affresco con lo stemma della famiglia Ottelio, all'epoca della sua esecuzione, proprietaria del complesso. Tra gli annessi si distingue il lungo edificio intonacato, caratterizzato da un porticato ad archi continuo al piano terra e da un cornicione decorato.
La villa venne costruita nel Seicento sui resti di un importante castello. Il feudo di Ariis, infatti, nel Medioevo aveva un ruolo strategico molto importante; venne concesso alla famiglia Wrusperg dal patriarca Gregorio e, nel 1267, Gerardo di Wrusperg fece costruire un possente maniero per difendere tutta la zona delle risorgive e il fiume navigabile. Il susseguirsi degli eventi portò il castello nelle mani del conte di Gorizia che vi fece stabilire i signori di Ariis, mantenendoli sotto la sua giurisdizione. In seguito, nel 1336, il maniero passò alla famiglia Savorgnan che se lo tramandò fino al 1492. Dopo la costruzione della fortezza di Palmanova, Ariis perse d’importanza e il castello venne demolito in un periodo imprecisato. Dell’antico maniero rimase solo un edificio che veniva adibito a ostello per soldati e animali. Sulla stessa area occupata dal castello, la famiglia Savorgnan fece costruire una villa con annessi rustici e un magazzino per la conservazione del sale. La Regione FVG ha acquistato nel 1986 il giardino all'italiana e una parte degli edifici del compendio, nel 1997 il Parco e un'altra parte dell'edificato. Il Comune di Rivignano, a cui è concesso l'uso gratuito del giardino e del Parco dal 10/10/2010, attua gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e la messa in sicurezza delle storiche aree verdi. Attualmente il comprensorio è in restauro per realizzarvi un centro per attività culturali.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005
Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000