Kulturni Dom Gorica, Gorizia

Localizzazione
Gorizia (GO)
Oggetto
centro polifunzionale
Denominazione
Kulturni Dom Gorica
Autore
Uso storico
attività teatrali/ espositive/ culturali/ sportive
Uso attuale
attività teatrali/ espositive/ culturali/ sportive
Codice scheda
A_6718
Iscrizioni

facciata su via Brass, corpo teatro: KULTURNI DOM

facciata su via Brass, volume teatro

Il Kulturni Dom sorge in un lotto allungato posto in pendenza il cui limite nord occupa la parte angolare dell'isolato. Il terreno è localizzato all’incrocio tra la via Italico Brass e la via del Seminario. La struttura accoglie diverse attività, di carattere sia sportivo che culturale. Si tratta di un complesso edilizio composto dall'edificio del teatro e da quello della palestra posti longitudinalmente a seguire il profilo del lotto. In posizione d'angolo è edificato il teatro, dotato quindi di duplice affaccio, mentre nella parte destra si sviluppa il corpo della palestra. I due edifici sono collegati da una corte porticata centrale che affaccia lungo la strada principale e attraverso la quale avviene l'accesso al Kulturni Dom. I prospetti del teatro sono rivestiti da pannelli bianchi realizzati con impasto di calce e gesso e sagomati con righe a rilievo verticali dall'aspetto ruvido. Elemento caratterizzante è la copertura in rame composta da falde che sembrano accartocciarsi a seguire la differente imposta della linea di gronda, più alta sul retro in corrispondenza del palcoscenico. Il prospetto lungo via del Seminario segue la pendenza della strada che condiziona le quote degli accessi, consentendo che le operazioni di carico e scarico delle scene teatrali avvengano attraverso un vano che immette direttamente alla quota del piano palcoscenico. Il prospetto verso la corte interna è preceduto dal portico che percorre i tre lati della corte. Il teatro si compone di un unico volume compatto all'interno del quale si distribuiscono le diverse funzioni con successione parallela alla strada principale. L'impianto generale della sala e le scelte di finitura creano una ideale continuità con il Kulturni Dom realizzato a Trieste circa vent’anni prima. A sinistra della corte si accede al foyer del teatro. Il foyer presenta un impianto longitudinale parallelo e adiacente a via Brass. Al piano terra, a destra si trova l’ufficio della portineria. Da qui, una scalinata conduce alla parte inferiore della platea gradonata ed al foyer superiore. Una scala discendente porta invece al piano seminterrato che si sviluppa sotto la platea. Alla fine del corridoio inferiore si trova il bancone del bar. La sala teatrale maggiore ospita circa 300 persone. La parte superiore della platea è accessibile dal foyer del primo piano. La platea al piano inferiore è gradonata con corridoio centrale, poltroncine fisse a seduta ribaltabile in velluto rosso disposte con leggera curvatura a seguire la parete di fondo. Per ottimizzare l’acustica, a terra le pavimentazioni sono in moquette, il rivestimento delle pareti perimetrali sono in legno e il controsoffitto è realizzato con pannelli in calce e gesso sagomati a rilievo. Agli ingressi sono posizionati dei tendaggi in velluto rosso. Le porte di accesso alla sala sono quelle originali in pelle nera. Il palcoscenico presenta un impianto longitudinale parallelo a via Brass, adiacente alla parete di fondo del complesso. Ha una distribuzione simmetrica, pari a circa 120 metri quadrati, con accesso dai corpi scala interni posti nei vani di servizio laterali e dalla corte esterna. Nel piano seminterrato, il ridotto ospita circa 120 persone ed è attrezzato con locali di servizio, guardaroba, locali tecnici e palcoscenico. Qui trovano posto due colonne circolari, prive di base e rivestite in mosaico color marrone e inserti dorati; in alto un anello più ampio è intagliato nel soffitto. Altri locali a servizio del corpo teatrale si distribuiscono lungo i vari livelli del complesso. Al primo piano ci sono dei camerini e dei locali di servizio. Al secondo piano si trovano i camerini, le cabine di traduzione, di regia e di gestione delle luci. Nel piano sottotetto trovano posto degli ambienti adibiti ad uffici, sala danza e sala riunioni. Gli spazi interni più rappresentativi del teatro sono decorati con mosaici, arazzi e tele di artisti di origine slovena. Gli ampi foyer fungono all’occorrenza anche da spazi espositivi. L’ala centrale parallela alla via Brass chiude la corte centrale. Il cortile, caratterizzato da un porticato a pilastri organizzato su una pianta a C, connette i tre corpi dell’intera struttura. L’ala centrale ospita l’appartamento del custode e altri locali tecnici. Si sviluppa su di un piano unico ed è coperto da un tetto a due spioventi. Questo corpo longitudinale unisce il volume del teatro con l’ala destra riservata alle attività sportive. La palestra con campo da gioco è attrezzata con tribune per circa 200 spettatori. Completano il blocco sportivo quattro spogliatoi per gli atleti e due per gli arbitri, un ufficio, un locale per il circolo sportivo ed una palestra attrezzata. L’illuminazione della palestra è garantita da lucernari.

Il Kulturni Dom, dal 1981, è la casa della cultura slovena a Gorizia. Nel secondo dopoguerra le attività culturali della comunità slovena in Italia sono quasi del tutto impossibilitate a causa dell’assenza di luoghi idonei. Appena nel 1964 viene inaugurato il nuovo Kulturni Dom di Trieste. Dalla seconda metà degli anni Sessanta si inizia a pensare ad una simile iniziativa anche a Gorizia. A promuovere questo programma è l’Unione Culturale Economica Slovena (SKGZ), una organizzazione di orientamento liberale di sinistra degli sloveni in Italia. Nel 1965 viene acquistato un lotto di terreno all’angolo tra via del Seminario e via Italico Brass, dopo aver scartato alcuni siti alternativi. L’iter progettuale incontra però diversi intoppi e difficoltà amministrative. Il permesso di costruzione viene rilasciato appena due anni e mezzo dopo. Nel corso della fase di avvio si susseguono numerose varianti di progetto ed emergono parecchie divergenze tra l’amministrazione comunale, la diocesi di Gorizia, la committenza e il progettista. L’autore del progetto è l’architetto triestino Edo Mihevc. L’inaugurazione del centro viene celebrata per tre giorni, dal 27 al 29 novembre 1981. La struttura mantiene tutte le caratteristiche delle origini. All’inizio degli anni Duemila ha beneficiato di un intervento di adeguamento.

Impianto planimetrico irregolare, con la sala in posizione centrale attorniata dagli spazi di servizio. L'intera struttura portante è in calcestruzzo armato. L'edificio si caratterizza per l'articolata copertura in lastre di rame.

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BIBLIOGRAFIA

Marko Korosic, Il Kulturni Dom di Edo Mihevc a Gorizia, 1974-1981, in Gorizia - Nova Gorica. Architettura e urbanistica del Novecento, Udine 2024

Dove si trova