1869/00/00 - 1880/00/00
Il palazzo Brunner venne realizzato nel 1869 su progetto dell'ing. G. Naglos. Sobrio palazzo neoclassico realizzato su isolato del borgo Giuseppino. Articolato su tre piani più sottotetto finestrato, presenta un piano terra bugnato, con marcapiano che fa risaltare i piani superiori caratterizzati dalla serialità delle finestre riquadrate in pietra; quelle del primo piano accennano ad un sistema simmetrico con la timpanatura alternata sopra le aperture.
1907/00/00 - Nel 1907 grazie all'interessamento dell'avvocato Felice Venezian, esponente del partito liberale irredentista, e sotto le pressioni del Curatorio dell’istituto della galleria d'arte moderna viene acquistato dal comune il Palazzo Brunner, edificio attiguo al palazzo Revoltella che non era più in grado di contenere ed esporre tutte le opere ricevute in dono o acquistate grazie alla rendita del capitale lasciato dal fondatore.
1930/00/00 - Solo negli anni Trenta, sotto la direzione del pittore Edgardo Sambo, vennero create all'ultimo piano del palazzo Brunner alcune sale espositive per la sempre più consistente collezione Revoltella. La parte rimnente dell'edificio rimase occupata da uffici comunali (anagrafe) fino agli anni Sessanta.
1962/05/16 - 1966/09/00
Nel 1962 venne affidato a Carlo Scarpa il progetto di massima per il riordino e l'ampliamento del Museo Revoltella nei due edifici già dell'anagrafe e dello stato civile, palazzo Brunner e palazzo Basevi. Il 5 aprile 1963 l'architetto espone le sue idee che concordano con quelle dell'amministrazione: Il rispetto e la riqualificazione del palazzo Revoltella ripristinato nella sua originaria dignità;conservazione dei muri perimetrali degli altri due edifici con completa ristrutturazione interna del palazzo Brunner e sua sopraelevazione. Segue l’approvazione del progetto presentato al Sindaco da Scarpa e dal suo assistente Franco Vattolo nel 1963 e la successiva elaborazione del progetto esecutivo, approvato nel settembre 1964. La firma del contratto fra il Comune e architetto avvenne solamente dopo altri altri due anni, nel settembre 1966.
1967/00/00 - 1992/06/13
Nel 1967 iniziarono i lavori di ristrutturazione ipotizzando una conclusione per il 4 novembre 1968, cinquantesimo anniversario dell'unione di Trieste all'Italia. Nemmeno per il centenario della morte di Revoltella, nel 1969, si completarono i lavori per il nuovo museo: il cantiere procedeva a rilento e tra molte difficoltà tecniche e amministrative. Nel 1970 fu rescisso il contratto con la ditta appaltatrice e lo stesso Scarpa, nel 1971, rinunciò all'incarico. L’ architetto Franco Vattolo, proseguì il lavoro del maestro che spirò nel 1978. A metà degli anni Ottanta ci fu una sospensione dei lavori che ripresero nel 1989 sotto la direzione dell'architetto Giampaolo Bartoli che pur attenendosi al progetto originario, dovette adeguarlo alle nuove leggi sulla sicurezza. Palazzo Brunner fu completato e consegnato alla fine di ottobre del 1991. La nuova galleria d’arte moderna, attesa da ben trent’anni, fu inaugurata ed aperta al pubblico il 13 giugno 1992.
Ceiner G./ Masau Dan M., Carlo Scarpa e il Museo Revoltella, Trieste 2006
Ruaro Loseri L., Guida di TRIESTE La città nella storia nella cultura e nell'arte., Trieste 1985
Marcianò A. F., Carlo Scarpa, Bologna 1984, 15