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facciata nord: REDIPUGLIA
facciata sud: REDIPUGLIA
Per l'accurato studio volumetrico, la costruzione presenta significative caratteristiche tali da farne un pregevole esempio di architettura razionalista.
La Stazione in superficie, passante, risulta composta dall'aggregazione di forme rigorosamente geometriche: al centro un cubo, alto due piani, rivestito di pietra d'Aurisina che ospita al piano terra l'atrio, segnato verso ovest lungo la strada statale da un profondo portico, sostenuto da due pilastri, su cui si aprono tre grandi porte d'ingresso e al piano superiore altrettante finestre. Verso sud, dentro una torre quadra sono collocate le scale, esternamente su due lati quadranti d'orologio. Due ulteriori corpi quadrangolari, rivestiti da uno zoccolo in pietra d'Aurisina e da una alta fascia in mattoni a vista, sono aggregati a nord e a sud. Caratterizzante il contrasto cromatico tra pietra e laterizio.
La facciata est, verso i binari, scandita da una serie di aperture regolari, è coperta da una tettoia pensile.
La stazione, progettata dall'architetto ingegnere Roberto Narducci (Roma 1887-1979), fu costruita nel 1935 in sostituzione della precedente sita più a nord e divenuta inadeguata, lungo il nuovo tratto della Ferrovia Meridionale realizzata per collegare Gorizia a Trieste nel 1860.
Fu inaugurata il 4 novembre 1936, anniversario della vittoria nella I Guerra mondiale, alla presenza di Mario Jannelli, sottosegretario alle comunicazioni per le ferrovie.