Colonia elioterapica (ex), Udine

Localizzazione
Udine (UD)
Oggetto
colonia
Denominazione
Colonia elioterapica (ex)
Altra denominazione
Istituto Statale d'Arte G. Sello
Autore
Valle Provino (1877/ 1955)
Valle Provino (1877/ 1955)
Ambito culturale
razionalismo
Uso storico
colonia elioterapica - orfanotrofio - scuola elementare
Uso attuale
scuola superiore
Codice scheda
A_8812
Iscrizioni

1930/02 - 1930/02
Fu il podestà di Udine conte Gino di Caporiacco a volere una nuova sede per la colonia elioterapica, che aveva bisogno di vasti campi aperti e quindi si scelse di edificare il terreno tra via Uccellis e via Gorizia che misurava circa 6.500 metri quadrati e che era di proprietà del conte di Prampero. Gino di Caporiacco affidò la progettazione della nuova colonia all’architetto Provino Valle, mentre l’impresa fratelli Valle avrebbe realizzato l’opera. Il Razionalismo scelto non era estraneo ad eleganze di stampo secessionista: superfici murarie lisce ad angolo retto, simmetria della disposizione interna, tetto piano, ampie verande, uso di superfici vetrate, decorazioni secessioniste a cerchi e a rombi della pensilina, gli infissi quadrettati alla Hoffmann.

1930/02 - 1930/07/05
Gli edifici della colonia erano due: il fabbricato principale, di circa 370 metri quadri di copertura, a nord era allineato lungo via Uccellis, su cui si affacciava l’ingresso, mentre le camerate e la vasta veranda a vetri si disponeva a sud aprendosi sul verde del parco. A ovest una fabbrica riservata ai servizi, di soli 140 metriquadri, completamente isolata e adibita a cucina, dispensa, lavabi, docce e latrine. Gli edifici occupavano i lotti irregolari del terreno, gran parte della superficie fu lasciata libera. L’ingresso fu disposto in un angolo morto tra via Uccellis e via Gorizia, si presentava fastoso sotto forma di arco trionfale o di finestra serliana con terminali uguali ai timpani spezzati delle finestre. È l’unica parte rimasta intatta dell’edificio. L’edificio principale aveva un solo piano coperto a terrazza ed era caratterizzato da una sporgente pensilina in cemento armato che aggettava di ben quattro metri sul perimetro. Il lato inferiore era decorato con cerchi e ro

1930/07/05 - 1930/07/05
Il 5 luglio 1930 l’edificio fu inaugurato con una cerimonia alla presenza di Maria Josè, del prefetto Riccardo Motta, del Podestà Gino di Caporiacco, del segretario federale co. Raimondo de Puppi e dei senatori Luigi Spezzotti ed Elio Morpurgo.

1930 - 1930
In occasione del matrimonio di Maria Josè del Belgio con Umberto di Savoia, la colonia fu intitolata ai Principi di Piemonte, come ricorda la lapide che era posta anticamente nell’atrio di ingresso:

1938 - 1938
Nel 1938 la Colonia elioterapica fu donata dal Comune all’Ente Friulano Assistenza per ospitare i bambini abbandonati, che dapprima erano ospitati nella sede, assolutamente inadatta, della torre di porta san Lazzaro.

1938/10 - 1938/10
Il progetto di riatto, datato all’ottobre del 1938, fu eseguito anche stavolta da Provino Valle, autore del progetto iniziale. Sul lato occidentale la primitiva costruzione simmetrica fu ampliata con due grandi camerate dormitori, il padiglione di servizio fu collegato a quello principale con una veranda «in perfetta armonia di linee» con le architetture preesistenti. Nel nuovo edificio potevano essere ospitati un centinaio di bambini; i lettini per l’arredo delle camerate furono provveduti con una sottoscrizione di enti pubblici e privati.

1943 - 1943
Durante la guerra, per esigenze di protezione antiaerea, le aperture furono tamponate con una muratura e il grande refettorio soggiorno fu diviso in due parti.

1948 - Nel 1948 l’ingegnere capo del Comune di Udine, Giovanni Pajero ebbe l’incarico di ristrutturare e ampliare l’edificio, le cui murature avevano rivelato da subito parecchi difetti: la dilatazione termica aveva comportato infatti numerose fessure del tetto e della pensilina. Come previsto nel progetto originario di Valle, l’ingegnere Pajero decise di sopraelevare di un piano il fabbricato principale prospiciente su via Uccellis e di prolungare l’area interna dei servizi, per aumentare la capienza dell’edificio e contemporaneamente per eliminare le infiltrazioni d’acqua. L’edificio, che ospitava l’Istituto pro Infantia, subì dunque pesanti rimaneggiamenti che ne alterarono completamente l’architettura: la zona centrale fu radicalmente cambiata realizzando una cappella dall’atrio, costruendo le rampe di scale che portavano al piano superiore.

1975 - Nel 1975 l’ECA si trasferì nei locali di via Diaz e l’Ufficio Tecnico del Comune progettò la trasformazione dell’edificio di via Gorizia in scuola elementare: scomparve la cappella, le arcate furono tamponate e nascoste, si costruì un corridoio centrale parallelo a via Uccellis e i vasti spazi iniziali furono suddivisi in sette aule.

1980 - 1980
Il fabbricato diventò negli anni Ottanta la succursale dell’Istituto Statale d’arte

Tra il 1985 e il 1989 l’architetto Roberto Tenca Montini realizzò per conto del Comune di Udine i progetti dell’ennesima ristrutturazione, che alterò definitivamente le caratteristiche del “cubo di vetro”. Gli spazi furono ulteriormente suddivisi, si costruì la nuova ala sul lato orientale prospiciente via Gorizia, inserendo la nuova costruzione con gli edifici preesistenti con un raccordo non sempre felice. I lavori furono eseguiti negli anni Novanta e diedero l’aspetto attuale alla nostra scuola.

1990 - 1990
I lavori furono eseguiti negli anni Novanta e diedero l’aspetto attuale della scuola. Gli spazi furono ulteriormente suddivisi, si costruì la nuova ala sul lato orientale prospiciente via Gorizia, inserendo la nuova costruzione con gli edifici preesistenti con un raccordo non sempre felice.

Edificio a pianta rettangolare costituito da strutture verticali in cemento armato e da solai in latero-cemento. La copertura del tetto è piana a terrazzo.

BIBLIOGRAFIA

Contardo S., Colonia elioterapica "Principi di Piemonte", in Le arti a Udine nel Novecento, Venezia 2001

Venuto F., Il verde in città: parchi e giardini nel '900, in Le arti a Udine nel Novecento, Venezia 2001

Damiani L., Arte del Novecento in Friuli. Il liberty e gli anni Venti, Udine 1978, I

Colonia Asilo, La Colonia = Asilo "Principi di Piemonte", in Il Popolo del Friuli, Udine 1938, 19 ottobre

Ermacora C., Nella colonia del sole, in La Panarie, Udine 1930, a. 7, n. 40 (lug.-ago.)