Villa Cigolotti, Montereale Valcellina

Localizzazione
Montereale Valcellina (PN)
Oggetto
villa
Denominazione
Villa Cigolotti
Ambito culturale
maestranze friulane
Codice scheda
A_9182

La villa si trova nel nucleo antico di Montereale Valcellina e si estende nello spazio concluso tra le due vie principali del paese, connotando in buona parte il centro storico. L’edificio, disposto su di un lotto di forma triangolare, presenta un lungo prospetto, ove si trovano gli spazi abitabili, che si affaccia su via Roma. Lungo via Verdi si dipanano invece i fabbricati originariamente utilizzati come annessi agricoli e depositi. Il complesso, nel suo insieme, appare racchiuso da un alto muro di cinta che impedisce la visione dall’esterno del giardino e del prospetto principale della villa. L’accesso dalla strada avviene da un ampio portale bugnato ad arco, caratterizzato dalla presenza di un portone in legno. Oltre la soglia si dipana un mondo intercluso misterioso ed affascinante che sembra aver fermato il tempo. Il terremoto del 1976 ha gravemente danneggiato l’edificio: il corpo padronale, insieme alle due barchesse, è stato oggetto di un importante intervento di recupero, mentre l’antica stalla con l’annesso magazzino si presentano ancora in precarie condizioni di staticità. Proveniente dalla Valle di Ledro, in Trentino, nel 1598 il capostipite Pietro Cigolotti si trasferì a Montereale per poter controllare più agevolmente il commercio e il trasporto fino a Venezia dei legnami provenienti dalle foreste della Valcellina. La famiglia Cigolotti, una volta insediatasi, ottenne i diritti feudali originariamente di proprietà della famiglia Montereale Mantica e grazie a questi ordinamenti poté esercitare la giurisdizione sulle ville di Montereale, Malnisio, San Martino e Basaldella di Vivaro. La casata ottenne il titolo di Conti di Meduna di Livenza con la Serenissima e basò le sue fortune soprattutto sul commercio di legname, anche grazie ad un fertile sodalizio con la famiglia veneziana Correr, la cui operosa presenza a Rorai Piccolo è testimoniata dall’omonima villa.

La residenza di Montereale venne edificata e sviluppata nel periodo storico in cui il Friuli conobbe il passaggio dai castelli alle case fortificate: fu eretta dalle generazioni che seguirono a Pietro; quelle di Tommaso, Giuseppe e dell’abate Nicolò. In particolare Tommaso diede forma all’attuale dimora nel 1671, mentre gli altri due fratelli ne costruirono una seconda ancora presente di fronte al Duomo. L’edificio, di tre piani fuori terra, presenta una lunga facciata lineare: la semplice partizione è caratterizzata da una regolare scansione di aperture sui diversi livelli. Si accede al corpo dominicale attraverso una porta d’ingresso architravata, sormontata da una porta-finestra ad arco che si apre verso un balconcino dotato di un parapetto in ferro battuto. Sul tetto un abbaino è affiancato da due robuste torrette da camino. All’interno dell’area murata è presente un affascinante giardino di ragguardevoli dimensioni impostato all’italiana. Nel corso del tempo la famiglia Cigolotti affiancò all’attività di commercio di legname la coltivazione agricola: una delle braide lavorate si trova di fronte alla villa di Montereale, lungo via Verdi. Il terreno, di grandi dimensioni, è attualmente mantenuto a giardino ed è anch’esso protetto da un muro in sasso. Un’altra delle braide che fu di proprietà dei Cigolotti è l’attuale Parco del Dominu (letteralmente braida “del padrone”), adiacente alla sede comunale del paese e posta ai piedi della collina di Grizzo: anche in questo caso il terreno è protetto da un alto muro di cinta.

L’edificio, disposto su di un lotto di forma triangolare.

BIBLIOGRAFIA

Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005

Dove si trova