Uffici comunali e Sala del Consiglio di Gorizia, Gorizia

Il nuovo corpo di fabbrica, comprendente la sala consigliare ed uffici comunali, ha il prospetto principale rivolto verso la piazza, ma arretrato rispetto alla linea di facciata del palazzo storico adiacente; il volume, inoltre, si sviluppa verso il parco storico retrostante. Il progettista con questo edificio volle, pur nelle linee razionaliste, porlo in continuità con il limitrofo palazzo Attems - Santa Croce, oggi sede di rappresentanza del Comune. L'allineamento visivo avviene tramite l'apertura delle finestre poste al livello rialzato del fronte e l'inserimento di un marcapiano nella parte superiore del prospetto. Il piano terra, nel quale sul lato destro si apre un portone d'ingresso, è caratterizzato, come in altri progetti di Fornasari, dal rivestimento in lastre lapidee rettangolari a sottolineare il concetto di piano a contatto con il terreno e quindi, elemento basamentale dell'architettura. Per sottolineare la presenza interna della Sala del Consiglio il progettista colloca una finestra centrale, a passo fitto e sviluppata su buona parte dell'altezza della sala, a richiamare quasi le finestre presenti nei saloni passanti dei piani nobili nei palazzi d'area veneta.

Data al 1961 l'approvazione per la variante riguardante la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica in aderenza e ampliamento funzionale del palazzo storico esistente, sede del Comune di Gorizia. Il progetto, ideato dall'ingegner Renato Fornasari, si innesta sull'esistente edificio storico datato al 1740 e attribuito da fonti locali all'architetto goriziano Nicolò Pacassi. Il nuovo fronte principale dell’ampliamento ideato da Fornasari si relaziona con piazza Municipio, mentre la parte posteriore dell'edificio si affaccia sul giardino ottocentesco dell’adiacente palazzo storico.

Murature portanti in cemento armato e laterizi. Copertura con orditura in cemento armato e manto di copertura in coppi di laterizio.