Il complesso si articola attraverso vari volumi che si compenetrano e sviluppano in base alle funzioni richieste. Le piante rettangolari si incastrano in un gioco di volumi richiamanti nella composizione elementi del Bauhaus; si ritrovano nelle intenzioni dell'ingegnere rimandi specifici alle opere di Gropius. Largo spazio, sui prospetti, è dato alle vetrate e al tema della luce indispensabile per ogni luogo di studio. I prospetti sono scadenzati, oltre che dalle finestrature, anche dai pilastri e setti in cemento armato fra i quali si inseriscono le finestre o i pannelli pieni di tamponamento rivestiti in mattonelle di cotto. I corpi di varia alteza hanno copertura piana tranne l'ala sinistra voltata a botte con rivestimento metallico e la palestra, posta sul fronte strada che ha una inconfondibile copertura a volte a botte disposte trasversalmente al volume.
Il complesso scolastico fu realizzato a seguito di concorso di idee bandito dall'Amministrazione Provinciale di Gorizia. L'ingegnere Renato Fornasari vinse il concorso nel 1959. I lavori iniziarono tre anni dopo e terminarono nel 1965. L'impresa che si occupò della costruzione fu la "Costruzioni Generali S.p.A." di Trieste.
Struttura portante in cemento armato con setti e pilastri. Murature di tamponamento in laterizi. Le coperture delle aule sono sia piane, con soletta in cemento armato, sia a volte a botte con copertura metallica. La palestra ha copertura con volte a botte disposte longitudinalmente al volume.
Renato Fornasari, Renato Fornasari. Protagonista della storia dell'architettura nell'isontino degli anni Cinquanta, in Studi Goriziani, Trieste 2015, v. 108
Renato Fornasari, Renato Fornasari. Razionalismo e modernità, progetti e opere 1950-1980, Gorizia 2000