Il complesso, misto residenziale e commerciale, affaccia con il prospetto principale su via Rossini e si innalza per sei piani, più un piano seminterrrato. Il condominio comprende al piano terra attività commerciali caratterizzate da ampie vetrate che interrompono la fascia a contatto con la strada che, come in altri progetti di Fornasari, viene rivestita in lastre rettangolari di pietra per caratterizzare matericamente l'elemento di attacco al suolo. Al piano terra gli ingressi ai piani superiori sono collocati, specchiati, al centro della composizione. I piani superiori, movimentati dalle terrazze a sbalzo e dalle bucature, hanno murature rivestite in piastrelle in pietra artificaile chiara. Ogni livello ospita sei unità abitative e i vani scale sono sottolineati dalle torrette che fuoriescono dalla copertura piana. Come evidenziato anche da altri storici, il tema dell'angolo, in questo caso, viene risolto fa Fornasari tramite un intervento di eliminazione materica, svuotandolo per collocarvi le terrazze di pertinenza delle abitazioni. Allo stesso tempo lo spazio fruibile delle stesse è interrotto da una colonna strutturale destinata al sostegno del piano superiore. Il complesso è dotato anche di autorimesse.
Il complesso, sorto in zona già urbanizzata seppur di nuova costruzione, fu progettato dall'ingegner Renato Fornasari su incarico del geometra Pietro Protto. L'impresa costruttrice che si occupò della costruzione faceva sempre capo al geometra Protto da Gorizia. La costruzione avvenne fra il 1968 e il 1969.
La struttura portante si compone di setti in cemento armato, pilastri e colonne in corrispondenza delle terrazze. Murature di tamponamento in mattoni di laterizio. Solai in laterocemento e copertura piana.
Renato Fornasari, Renato Fornasari. Protagonista della storia dell'architettura nell'isontino degli anni Cinquanta, in Studi Goriziani, Trieste 2015, v. 108