L'elemento caratterizzante questa archietttura è la facciata razionalista su fronte strada, ritmata dalla presenza di lesene e cornicioni, con l’elemento aggettante che focalizza l’attenzione sull'ingresso e sulla funzione stessa dell’edificio rappresentanta in questo volume dalla Sala delle Udienze. Questo parallelepipedo sporgente, assieme alle bucature e alle linee verticali delle lesene conferisce movimento e crea giochi di chiaro/scuro rendendo il fronte un piano dinamico sulla strada. L’immobile si sviluppa su tre livelli, uno seminterrato e due fuori terra, per un’altezza di circa dodici metri. È presente anche un cortile sul retro con accesso carraio. Gli spazi interni sono razionali e molto illuminati, studiati per permettere un’agevole fruizione da parte degli utenti degli uffici giudiziari. Il collegamento in elevazione è consentito grazie ad un unico corpo scale interno.
L'edificio nasce per iniziativa dell’Amministrazione comunale di Cormòns come nuova sede della Pretura. I progetti, iniziati nel 1963, diedero avvio al cantiere che si concluse nel 1966. La costruzione fu innalzata in adiacenza all’edificio tardo ottocentesco dell'ex Catasto. L'area disponibile per l'edifico era di quattrocento metri quadri e le altezze dello stabile dovevano essere allineate a quelle della Scuola, del Teatro e del Municipio. Anche in questo caso alcuni elementi architettonici rimandano al progettista, l'ingegner Renato Fornasari. L’immobile, a seguito della sua dismissione, è stato venduto dall’Amministrazione Comunale all’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Gorizia.
Struttura portante mista con setti e pilastri in cemento armato. Solai in laterocemento. Copertura in cemento con manto in coppi di laterizio.
Renato Fornasari, Renato Fornasari. Protagonista della storia dell'architettura nell'isontino degli anni Cinquanta, in Studi Goriziani, Trieste 2015, v. 108
Mabellini A., Ipotesi di riqualificazione del patrimonio: l’ex Pretura di Cormons, Udine 2014