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Per risolvere i dislivelli di quota tra il viale della stazione e il parco Luigi Querini pensò a un edificio rialzato da un alto dado di basamento in muratura che contemporaneamente avrebbe costituito l'appoggio del ponte di collegamento tra la strada e la villa. Il piccolo edificio si rifà alla tradizione, usando i paramenti murari come elementi decorativi. Un piccolo terrazzo angolare rompe la composizione su via Mazzini, mentre un fregio decorativo circonda l’attacco della copertura lignea con le murature con un fregio con motivi naturalistici. L’edificio presenta architravi in cemento o i mattoni con decorazioni a bassorilievo contrastanti con il paramento in laterizio.
Antonio Querini presentò la richiesta per costruire un piccolo edificio destinato alla funzione di portineria della sua villa il 14 maggio del 1910: «detto edificio dovrà sorgere al lato sinistro dell’ingresso, da via Giuseppe Mazzini, al giardino del sottoscritto». La piccola palazzina disegnata da Luigi Querini avrebbe occupato un angolo del giardino lambito dalla profonda roggia. L'edificio, abbandonato per molti anni, è stato recuperato nel 2019 per divenire sede dell'infopoint della Città di Pordenone.
Pordenone Novecento, Pordenone Novecento. Guida alle architetture, Pordenone 2016