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Il complesso ha un impianto a «T» composto da un corpo centrale e da due ali laterali. L’ala di sinistra ospitava la scuola di filosofia e teologia, quella a destra il ginnasio. Quest’ultima fu costruita prolungando il portico dell’altra ala, dividendo il tronco centrale in due parti, una per il teatrino con sovrapposta la chiesa, l’altra per il refettorio e gli appartamenti. La chiesa presenta tre navate con riferimenti romanici. Le facciate danno un’immagine unitaria e richiamano il tardo quattrocento toscano. L’ala del ginnasio, che presenta un’estensione maggiore rispetto all’altra, sfrutta il declivio per ricavare un seminterrato adibito a bagni. Nel 1937, in occasione dell’inaugurazione, venne pubblicato un fascicolo di presentazione in cui si scriveva: «La nuova ala è stata costruita in un anno e mezzo: la muratura in elevazione è di mattoni, mentre in calcestruzzo sono costruite le fonde e i sotterranei. I solai sono costruiti da solette di calcestruzzo armato e laterizi, e coprono arditamente i diversi vani con portate fino a m. 8,5 senza una trave. I pavimenti sono fatti in terrazzo alla veneziana [...] Il tetto posa su fortissime capriate di legno, senza appoggi intermedi [...]. Gli impianti furono muniti di impianti di riscaldamento ed acqua. Una terrazza e una torretta sopra l’ala del ginnasio offrono un Belvedere e una stazioncina metereologica».
Nel 1919 il Vescovo Francesco Isola dava incarico a Monsignore Luigi De Piero di aprire un seminario a Torre di Pordenone, in un fabbricato attiguo al cotonificio veneziano, di sua proprietà. Nel frattempo, l’Amministrazione del seminario comprava la fattoria delle «Revedole», costituito da una villa padronale e da un complesso di edifici. Il sito era inserito in un parco al centro di un complesso di campi irrigui; nel mezzo della tenuta transitava il canale alimentato dalle acque del Noncello diretto al cotonificio Amman. Il progetto venne elaborato da Domenico Rupolo, che vi lavorò per oltre un decennio. La costruzione venne affidata all'Impresa Giovanni Pavan.
La muratura in elevazione è realizzata in mattoni, mentrele fondazioni ed il piano interrato è realizzato in calcestruzzo. I solai sono formati da solette in laterocemento.
Pordenone Novecento, Pordenone Novecento. Guida alle architetture, Pordenone 2016
Raffaella Portieri, Domenico Rupolo architetto, Pordenone 2001