Il complesso è costituito da due parti distinte: il castello vero e proprio e il borgo sottostante, nel quale si entra attraverso la torre d'ingresso con ponte levatoio. Ai lati del cortile d'ingresso si ergono due edifici a due piani, mentre di fronte si apre un secondo cortile oltre il quale si trovano gli edifici della parte padronale. Tra questi emerge il palazzo su tre piani con loggia d'ingresso al piano terra e con accanto una torre circolare, al cui piano superiore si trova una piccola cappella. Il prospetto principale è caratterizzato al primo piano da finestre architravate con cornici rinascimentali e inquadrate in massicci conci di bugnato; al secondo piano diventano ad arco a tutto sesto con una semplice cornice di mattoni, mentre al terzo piano sono di dimensioni più modeste e quadrate. Sul fronte posteriore del palazzo una scala conduce al piano nobile dove si sviluppano due sale: una molto ampia denominata “la Galleria degli antenati”, in quanto un tempo tutte le pareti erano decorate con i ritratti degli antenati dei della Torre, illuminata da entrambi i lati; l’altra più piccola, ricavata innalzando un muro obliquo. Al secondo piano quattro stanze servivano da salotto e camera da letto. Il terzo piano è un sottotetto. A sinistra del palazzo quattro edifici di forma irregolare si appoggiano al muro di cinta parzialmente merlato che circonda il complesso. Un fabbricato molto robusto a base quasi triangolare affianca la facciata del corpo padronale e contiene al piano terra la cucina, rimasta immutata, con il “fogolar”, e al piano primo stanze da ricevimento, come inducono a pensare gli affreschi risalenti al Cinquecento visibili ancora sotto le finestre. Accanto un altro edificio alto e stretto con un’unica stanza. Tutte queste parti sono unite all’area posteriore del castello da un alto muro di cinta. Nel cortile posteriore si erge addossata al muro un’alta torre che fu unita agli altri edifici mediante una stretta costruzione.
Il castello sorge a ovest di Udine a circa 15 chilometri, verso le colline moreniche, in posizione sopraelevata sul colle di Villalta. Il complesso costituisce una delle più belle testimonianze dell’architettura difensiva medioevale esistente in Friuli ed è uno tra i castelli meglio conservati nella regione. Le prime documentazioni storiche del castello risalgono al 1216, anno in cui l’edificio resiste all’assalto delle milizie trevigiane di Ezzelino; il maniero era feudo del- l’omonima famiglia. Nel 1310 fu preso e distrutto dalle milizie del conte di Gorizia. Ricostruito rapidamente fu di nuovo demolito nel 1353, ma pochi anni dopo venne dato il permesso ai Villalta di ricostruirlo. Nel 1385 fu ancora una volta preso d’assalto dai veneziani e bombardato. Nuovamente si procedette al rifacimento. Il 31 marzo 1433 i Villalta cedettero parte del castello a Carlo della Torre, ma i della Torre entrarono in pieno possesso dell’intero bene solo nella prima metà del Cinquecento. Nel 1511, il 28 febbraio, subì di nuovo un saccheggio e un incendio durante una sommossa popolare. Dopo poco meno di un mese, il 26 marzo dello stesso anno, un terremoto lo distrusse quasi totalmente. Fu ricostruito così per la quarta volta dai della Torre, che lo ampliarono e adattarono alle nuove funzioni cui era destinato. Infatti con l’avvento di nuove tecniche belliche i castelli cominciarono la loro trasformazione da “fortezze” a “residenze nobiliari di campagna”. A seguito di alcune vicende che colpirono la famiglia intorno all’inizio del Settecento, i della Torre vennero banditi da Udine, così anche il castello rimase abbandonato fino al 1797, quando la famiglia rientrò in possesso del patrimonio. Il castello rimase comunque disabitato e in completo stato di abbandono fino all’inizio di questo secolo. Nel 1907 Domenico Pecile acquistò l’immobile da GioBatta Storti di Cessalto, il quale lo aveva avuto dai della Torre nel 1905. Successivamente nel 1938 passò a Enrico Preindl che provvide a realizzare un restauro parziale del bene. In seguito, nel 1970, fu acquistato da don Carlos Tasso de Saxe Coburgo e Braganca, tuttora proprietario, che ne fece la sua abitazione stabile fino al terremoto del 1976. Del castello è noto un disegno del 1480, molto utile per rilevare la struttura della rocca nelle epoche passate. In tale data era costituito dalla torre, dal mastio di abitazione e difesa che sporgeva rispetto alle mura, da una prima cortina che difendeva la parte padronale, e da un secondo giro di mura che circondava il borgo rurale. Solo dopo il 1511 i della Torre ampliarono e modificarono il castello per usarlo più come residenza nobiliare. Durante il Cinquecento fu edificato il corpo centrale e altre costruzioni vennero ad aggiungersi a quelle esistenti. Anche le due torri circolari risalgono a questo periodo così come l’allargamento della seconda cerchia con la costruzione delle attuali mura. In un disegno del Settecento il castello appare come l’attuale, a esclusione di alcuni rustici nel cortile inferiore, che verranno completati all’inizio di questo secolo. I restauri più recenti risalgono al 1940 e agli anni ottanta, in cui l’attuale proprietà, a seguito dei danni causati dal sisma del 1976, diede nuova vita al castello realizzando opere di consolidamento e ristrutturazione su tutto il complesso. Le caratteristiche medioevali sono sopravvissute fino a oggi anche grazie ai conti della Torre, fra i nobili più potenti e ricchi della regione, che hanno avuto la volontà di conservare la tipicità del complesso.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005