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corpo: [...]ETRAE . LB[...]
Boccia di vetro soffiato di colore verde, oliva; forma cilindrica lievemente rastremata verso il basso, con spalle arrotondate. Base rientrante e collo stretto e corto allargato a campana verso l'imboccatura. La bottiglia, tappata con un turacciolo di sughero, ha sul fondo un residuo del liquido rossastro, un tempo contenuto, ora condensatosi. Per tre quarti circa della circonferenza è dipinto a tempera un cartiglio bianco (ora scurito), bordato di nero con iscrizione in lettere nere.
Questa boccia da farmacia è un esempio della qualità raggiunta dai prodotti delle vetrerie goriziane del XVIII secolo, la cui attività è stata studiata a fondo da R. M. Cossar (1926, 1931 e 1934). L'iscrizione va così interpretata: "(OLEUM) (P)ETRAE (A)LB(UM)", cioè normale petrolio, usato un tempo per frizioni.
Cossar R.M., Gorizia d'altri tempi, Gorizia 1934
Cossar R.M., Ricordi di una vecchia industria goriziana, in La Porta Orientale, 1931, n. 9-10
Cossar R.M., L'industria del vetro nell'alto Goriziano, in Archeografo triestino, Trieste 1926, XIII