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Vaso per pesci di vetro soffiato incolore, con larga base piatta, stelo sagomato, corpo globulare molto panciuto che si restringe un po' verso l'imboccatura dal bordo ondulato rivoltato verso l'esterno.
Il vaso ha la forma tradizionale dei vasi per pesci, comuni non solo nel secolo scorso, ma anche in quello presente fino a pochi decenni fa. Il pittore goriziano Giuseppe Tomiz (1790-1866), noto soprattutto come ritrattista, ma celebrato ai suoi tempo anche per la perfetta resa dell'ambientazione (tessuti, mobili, soprammobili, gioielli, etc.) ne inserisce uno molto simile nel famoso Ritratto della famiglia Sinigaglia, con l'evidente intento di farne un "pezzo di bravura", di dare un saggio della sua abilità nella resa della trasparenza del vetro e dell'acqua.