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Saliera di maiolica bianca con base rettangolare su cui poggiano tre pilastrini. I due pilastrini laterali, più bassi, sostengono due piccole conche a forma di conchiglia, in quello centrale, più alto e decorato con maschere in rilievo, sorregge una statuina raffigurante una donna in abito settecentesco.
Giovanni Cossar nel suo inventario attribuisce la saliera a "manifattura locale XVIII secolo". Essa mostra notevoli affinità con i prodotti sia delle manifatture triestine di Pietro Lorenzi e Santini-Sinibaldi sia di quella goriziana di Pietro Brautz.
Favetta B. M., La ceramica triestina, Verona 1966
Cossar R.M., Ceramiche giuliane settecentesche, Faenza 1940