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Graticola rotonda, poggiante su tre piedi arricciati due dei quali sono formati dal lungo manico diritto che si divarica al centro della graticola, mentre il terzo è applicato sotto il manico stesso. Le barrette orizzontali che formano la graticola vera e propria sono dritte e a serpentina alternativamente.
Giovanni Cossar nel suo inventario sostiene la rarità di questo tipo di graticola - in dialetto goriziano #gardêla#, e in altre parti del Friuli chiamata #gardèle# o #gradèle# o #gridèle# . Più probabilmente esso era meno diffuso nel Goriziano che in Carnia, dove è piuttosto comune. Un esempio quasi identico è esposto nel Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari di Tolmezzo (cfr. Gortani 1965).
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 1965