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Il colore è rilevabile solo controluce, altrimenti la bottiglia appare nera. Collo a tronco di cono, con bordo a due anelli in rilievo, corpo largo e tondeggiante, base fortemente convessa. Nell'insieme la bottiglia presenta grosso modo la forma di una zucca schiacciata alla base.
Questa bottiglia, insieme alle altre tre simili in possesso dei Musei Provinciali, è uno degli esempi più interessanti della più antica produzione vetraria del Goriziano. Risale probabilmente al periodo in cui un gruppo di artigiani amburghesi impiantarono la prima fabbrica di vetrami presso il torrente Tribussa (1722-1741). Le bottiglie di questo tipo venivano portate in Spagna per imbottigliarvi il vino e il colore scuro era richiesto per ottimizzarne la conservazione. Mariacher (1964) ricorda che nel XVIII secolo in tutta Europa si fabbricarono vetri colorati e in particolare menziona la bottiglia da vino inglese, di colore scurissimo per proteggerlo dalla luce. Per un confronto abbastanza puntuale si veda la fig. 120 a p. 134.
Mariacher G., Il vetro europeo dal XV al XX secolo, Novara 1964
Cossar R.M., L'industria del vetro nell'alto Goriziano, in Archeografo triestino, Trieste 1926, XIII