170_01095
- fotografia b/n (1)
Oggetto
solforatrice
Altra Denominazione
solfarina
Ambito di produzione
industria
Cronologia
sec. XX prima metà
Materia
legno - cuoio - ferro - corda - tela - gomma
Misure
cm - altezza 49, larghezza 32,5, profondità 18,5
Codice scheda
BDM_8081
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi
Iscrizioni
sul davanti: la solfarina dell'ing. Bertolaso brevetto A 9686
anteriormente: manovra con forza tutto il mantice ribalta e scuoti zaino se zolfo non trascorre
La #solfarina# è costituita da un contenitore in legno a forma di parallelepipedo, munito di cinghie per essere portato a spalla e dotato di un'apertura sull'estremità superiore per consentire l'introduzione dello zolfo; da un piccolo mantice applicato al contenitore e dalla sua leva di azionamento e infine da un tubicino di tela e gomma collegato al recipiente. Lo zolfo fuoriesce dal tubicino grazie alla pressione dell'aria che, dopo essere entrata nel mantice attraverso una valvola, viene compressa ed espulsa.
BIBLIOGRAFIA
Stacul J., Il torchio, la botte la cantina. Appunti sui sistemi tradizionali di vinificazione nell'Isontino, in Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Monfalcone (GO) 1993
Rizzolatti P., L'uomo, la terra e gli animali. Cultura contadina e dialetto nel territorio di Fiume Veneto, Fiume Veneto (PN) 1989
Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2
