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La spelaia o ragna è una specie di intelaiatura, a larga trama, che il baco emette nel bosco come sostegno per tessere il suo bozzolo. Compiuto il ciclo, quando i bozzoli vengono staccati dal bosco, si può notare che intorno ad essi è presente questo sottile strato di filo, quasi impalpabile, detto velo, da cui in passato venivano ripuliti (a mano o con la spelaiatrice) prima di portarli all'essicatoio. Questo filaticcio veniva mescolato alla seta ottenuta dai bozzoli scadenti #falòpes, falòpis# o sfarfallati #bigàt# o contenenti due crisalidi #doplòns# ed era utilizzato in casa dalle donne per confezionare abiti o altro ancora a seconda della qualità ottenuta.
Cjase Cocel, Cjase Cocel. Museo della vita contadina, Fagagna (UD) 1998
Rizzolatti P., Il fiume, la terra e l'uomo: ricerche linguistiche ed etnografiche nel comune di Morsano, in Morsan al Tiliment, Udine 1988
Penzi D., Guida al Museo Provinciale della Vita contadina, Pordenone 1987
Giorgi D., Il manualetto del bigattino, Parma 1938