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Il grande e robusto banco da falegname poggia su un telaio a cinque gambe con traverse e piano ligneo sottostante con assi di contenimento laterali. Il piano di lavoro lungo e stretto, frutto dell'assemblaggio di più tavole di legno (due lungitudinali e due verticali ai lati), è dotato di due grandi morse scorrevoli. All'estrema sinistra, sporge frontalmente e in corrispondenza di un sostegno a colonnina tornita e sagomata, una morsa a ganasciia, mentre all'estrema destra, lateralmente, sporge il "carretto" del banco. Lungo il bordo del piano di lavoro sono presenti nove fori a sezione quadra che servono ad alloggiare i ferri per bloccare i pezzi in lavorazione. Al centro sporge da uno di questi fori un "cane" con dente e ferro di bloccaggio infisso. All'opposto, sempre sul piano del bancone, è stato ricavato in forma longitudinale un profondo recesso per contenere i vari attrezzi e per non intralciare l'opera del falegname.
Donzelli R./ Munari B./ Polato P., Guida ai lavori in legno, Milano 1978
Belluomini G., Falegname ed ebanista: guida per la lavorazione manuale del legno, corredata di nozioni sui legnami indigeni ed esotici, sui modi di conservarli...opera indispensabile ai falegnami, ebanisti, stipettai, Milano 1927
Carena G., Vocabolario Italiano d'Arti e Mestieri, Napoli 1859