caprugginatoio, siestarûl

Oggetto
caprugginatoio
Altra Denominazione
siestarûl, siestadôr, zenador
Autore
Tolloi Redento #El marangon#
Calligaris Giuseppe #Bepi#
Ambito di produzione
bottega artigiana
bottega artigiana
Cronologia
sec. XX primo quarto
sec. XX primo quarto
Materia
legno - acciaio (lama) - acciaio
Misure
cm - altezza 23.7, larghezza 17.5, lunghezza 18.2
Codice scheda
BDM_19239
Collocazione
Farra d'Isonzo (GO), Borgo Grotta
Museo di documentazione della civiltà contadina
Museo di documentazione della civiltà contadina friulana

Questo caprugginatoio, detto anche incastro per fondi, presenta il corpo troncoconico (o riscontro) e il manico in legno. Ai lati del riscontro sono presenti due barre in metallo trattenute con tre viti che servono per proteggere il legno dall'usura. L'asta portautensile, o manico, è stato rifatto e presenta tracce di matita a indicare che il lavoro è stato fatto in una bottega artigianale. Le parti in acciaio sono arrugginite. La distanza tra la lama ed il corpo, viene fissata bloccando il pezzo con la vite a galletto. A seconda del lavoro, si possono cambiare le lame: l'attrezzo è corredato di 4 lame di ricambio (inv. 505, scheda 19239).

La parola #'zène# è documentata nel vocabolario Il nuovo Pirona, 1972, p. 1305 a indicare l'"Intaccatura circolare praticata nella lunetta della cassa dell'orologio, nella quale va incastrato il cristallo". Probabilmente la similitudine con la capruggine della botte ha portato all'utilizzo del vocabolo nel campo della falegnameria. Il bene è stato dato in comodato negli anni '80 del 1900 (comodato ufficializzato il 20/3/1995) ed acquistato in data 11/6/2012. E' plausibile che sia stato realizzato da Tolloi, con parti in ferro di Calligaris, in quanto le fonti orali riferiscono che fosse in grado di realizzare da solo gli attrezzi di cui aveva bisogno e l'attrezzo non presenta marchi di fabbrica. La realizzazione potrebbe anche essere di Antonio Morsut, in quanto, sempre le fonti riferiscono che, al momento del trasferimento a Ronchi, Tolloi avrebbe portato con se alcune attrezzature ed almeno un banco da lavoro del cognato.

BIBLIOGRAFIA

Storia vite vino Friuli, Storia della vite e del vino in Friuli e a Trieste, Udine 2017

Nerofumo Elia Fracarossi, Il nerofumo di Elia Fracarossi, Gorizia 2013

Costantini E./ Mattaloni C./ Petrussi C., La vite nella storia e nella cultura del Friuli, Udine 2007, II

Museo Documentazione Colmello Grotta, Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Mariano del Friuli (GO) 1993

Società Adriatica Ferramenta e Metalli, Catalogo Generale 1927, Venezia 1927