Questo caprugginatoio, detto anche incastro per fondi a regolatore, presenta il corpo o riscontro, il portautensili e le tre viti in legno. Il corpo è di forma troncoconica. Le lame, in acciaio, vengono regolate grazie ai cunei. Per regolare, invece, la distanza tra il portautensili a tavoletta (parte con le lame) ed il riscontro, prima si agisce sulle due viti e poi si regola la controvite. Il legno è forse in melo o pero, comunque un legno a grana fine che permetta la filettatura.
La parola #'zène# è documentata nel vocabolario Il nuovo Pirona, 1972, p. 1305 a indicare l'"Intaccatura circolare praticata nella lunetta della cassa dell'orologio, nella quale va incastrato il cristallo". Probabilmente la similitudine con la capruggine della botte ha portato all'utilizzo del vocabolo nel campo della falegnameria.
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