incudine, incuin

Oggetto
incudine
Altra Denominazione
incuin, lincuin
Ambito di produzione
industria
Cronologia
sec. XX prima metà
Materia
acciaio
Misure
cm - altezza 14.5, larghezza 13.5, lunghezza 40.5
Codice scheda
BDM_19433
Collocazione
Farra d'Isonzo (GO), Borgo Grotta
Museo di documentazione della civiltà contadina
Museo di documentazione della civiltà contadina friulana

Questa incudine è stata ricavata da un pezzo di rotaia tagliata con cannello nel punto di giunzione tra due rotaie. E' formata da un unico blocco di acciao al manganese, quindi molto duro e adatto al riutilizzo come incudine. La parte superiore è a forma di fungo (è quella su cui scorre la ruota), segue un'anima innestata in verticale e una sezione di appoggio trapezoidale, la suola. Nell'anima sono presenti tre fori per il fissaggio con bulloni dei giunti delle rotaie.

Questo tipo di incudine poteva essere utilizzata da artigiani o contadini che avevano bisogno di lavorare sui metalli, senza ricorrere al fabbro. Un'alteriore ipotesi potrebbe vedere il pezzo di rotaia non utilizzato come incudine, ma pronto per la fusione per creare nuovi attrezzi o arnesi. La zona da cui provengono gli oggetti del Museo di Farra si trovava sotto l'impero austroungarico fino agli anni 20 del XX secolo, dopo la prima guerra mondiale. Vista la situazione di confine ed il periodo storico, il pezzo potrebbe essere stato realizzato sia nell'attuale Italia, che in Austria, Slovenia o in altri paesi.

BIBLIOGRAFIA

Iacchini F., Il bottaio, in Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Monfalcone (GO) 1993

Storia vite vino Friuli, Storia della vite e del vino in Friuli e a Trieste, Udine 2017

Museo Documentazione Colmello Grotta, Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Mariano del Friuli (GO) 1993