incannatoio

Oggetto
incannatoio
Ambito di produzione
artigianato del Friuli occidentale
Cronologia
sec. XX prima metà
Materia
legno - metallo - corda
Misure
cm - altezza 71, larghezza 103.5, profondità 59.6
Codice scheda
BDM_19450
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi

Su una intelaiatura aperta a forma di parallelepipedo, con le gambe rinforzate da puntelli obliqui, su due sostegni di metallo è montata una ruota a quattro raggi ed il perno, che la sostiene, ad una estremità è foggiato a manovella, mentre dall’altra si prolunga oltre il sostegno verticale. La ruota presenta una scanalatura in cui si inserisce un filo di trasmissione che la connette ad una rotella di trasmissione infilata in un perno che si fissa, sul lato opposto della struttura, tra i prolungamenti delle due gambe della base e che fa girare il fuso su cui è infilato il rocchetto. Sul prolungamento delle assicelle lunghe superiori inoltre è fissato una sorta di vassoio con spondine.

Poiché il fuso di ferro rotante orizzontalmente può essere usato sia per incannare sistemandovi una spola, sia per filare, non c’è differenza costruttiva tra filatoio e incannatoio. Così a volte vecchi filatoi non sono usati più per filare ma per incannare.

BIBLIOGRAFIA

Museo usi, Museo degli usi e costumi della gente trentina., San Michele all'Adige 2002

Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2