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sulla tramoggia: FONDERIA / ING. A DEL FAVERO / VITTORIO
Macchina manuale a barella composta da: una tramoggia che convoglia i grappoli; una coppia di rulli controrotanti che effettuano una iniziale azione di schiacciamento sugli acini per facilitare la fuoriuscita del primo mosto; una camera chiusa inferiormente da un vaglio, ovvero una piastra semicircolare forata, superiormente da un coperchio semicilindrico al cui interno ruota un albero diraspatore, cioè un’asse orizzontale su cui sono montate delle palette e che effettua la diraspatura e pigiatura premendo gli acini d’uva contro il vaglio. Il movimento delle parti rotanti è dato da ingranaggi interconnessi ed azionati da una manovella esterna ai rulli. La macchina è smontabile per consentire una corretta pulizia e manutenzione delle varie parti.
La separazione degli acini dai raspi è importante in quanto questi ultimi contengono grosse quantità di sostanze tanniche ed altri elementi che potrebbero alterare negativamente, al termine del processo, il vino.
Penzi D., Guida al Museo Provinciale della Vita contadina, Pordenone 1987
Penzi D., Vandi e regolà. Una cultura contadina dimenticata, Udine 1983
Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2