saracco, segàc

Oggetto
saracco
Altra Denominazione
segàc, segaz
Ambito di produzione
industria
Cronologia
sec. XX secondo quarto
Materia
acciaio - legno
Misure
cm - altezza 17.5, lunghezza 69
Codice scheda
BDM_19708
Collocazione
Farra d'Isonzo (GO), Borgo Grotta
Museo di documentazione della civiltà contadina
Museo di documentazione della civiltà contadina friulana

Il saracco presenta un manico in legno e una lama in acciaio. Il manico è sagomato a testa di bovino, con un foro ellittico per l'inserimento delle dita. Permangono tracce della vernice. La lama, trapezoidale e con un piccolo dosso nella parte superiore, è inserita nel manico e fissata con tre viti con dadi con un taglio.

Anche il catalogo S.A.F.E.M (Società Adriatica Ferramenta e Metalli) presenta in vendita questi attrezzi, chiamati "segacci all'inglese". Il segaccio non presenta marchi di fabbrica e potrebbe essere stato realizzato anche da una piccola industria, forse locale. La zona da cui provengono gli oggetti del Museo di Farra si trovava sotto l'impero austroungarico fino agli anni 20 del XX secolo, dopo la prima guerra mondiale. Vista la situazione di confine ed il periodo storico, l'attrezzo potrebbe essere stato realizzato sia nell'attuale Italia, che in Austria, Slovenia o in altri paesi. Il segaccio potrebbe essere appartenuto al falegname ebanista Redento Tolloi (1891-1960) di Ronchi dei Legionari, in quanto la sua attrezzatura, tra cui due segacci, è confluita nella collezione del museo (acquisto 11/6/2012; per altre informazioni vedere la scheda 19221).

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BIBLIOGRAFIA

Storia vite vino Friuli, Storia della vite e del vino in Friuli e a Trieste, Udine 2017

Museo Documentazione Colmello Grotta, Il museo di documentazione della civiltà contadina di Colmello di Grotta, Mariano del Friuli (GO) 1993

Società Adriatica Ferramenta e Metalli, Catalogo Generale 1927, Venezia 1927

Andreani I., L'arte nei mestieri. Il falegname, Milano 1916

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