Ritratto di santa di tre quarti rivolta verso destra. Lo sguardo è rivolto verso sinistra. Porta capelli biondi raccolti alla nuca e adornati con tre fili di perle. Indossa un orecchino pendente di perla, una veste rosa e un manto blu. Il lembo destro del manto è unito alla veste da una catena di pietre rosse che termina al centro del petto con una spilla. Con la mano sinistra sorregge una tenaglia tra le cui ganasce è stretto un dente. Lo sfondo indefinito è blu-grigio.
Aldo Rizzi (1966, p. 132), cogliendo la caratterizzazione fisionomica del volto della santa, riteneva che il dipinto potesse essere un ritratto, genere in cui Pavona eccelleva. Nell'opera si avverte la chiara intenzione dell'artista di corrispondere alla sensibilità di un pubblico attratto da una bellezza riconoscibile, capace di suscitare la sorpresa dei sensi volgendola in devozione e tenero misticismo: infatti, il tono intenso e raffinato, l'avvenenza della giovane, le labbra rosse, la diafana delicatezza dell'incarnato, rispondono perfettamente allo spirito e al gusto del rococò. La stessa scelta cromatica contribuisce alla vivacità della raffigurazione: sullo sfondo grigio azzurro spicca il tocco cobalto del manto in contrasto con il rosa del corpetto, mentre il latteo incarnato viene esaltato dalla squisita trasparenza del velo della scollatura. I capelli biondi, sottili, ondulati sono trattenuti da una collana di lucenti perle e l'orecchino con perla enfatizza l'ovale del volto. Sacro e profano si congiungono e la delicatezza del tocco sfumato del pastello, come un velo di cipria, crea una atmosfera impalpabile in cui la bellezza muliebre assimila la crudezza della tanaglia e del dente strappato che contraddistinguono l'iconografia di santa Apollonia, la martire alessandrina arsa sul rogo dopo la brutale estrazione dei denti. (DELNERI 2007, p. 66)
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